STP BRINDISI: UNA REALTA' DOVE GLI URBANI DIVENTANO SOMMERGIBILI TEDESCHI...
Testo e fotografie a cura di Alessio Pedretti

Iniziamo un interessante giro in Puglia esaminando alcune realtà particolari, tra queste merita decisamente interesse STP Brindisi, azienda che si fa notare a livello generale sul territorio nazionale per via di alcuni aspetti interessanti che andremo ad esaminare.

La città di Brindisi conta 91.000 abitanti, è gemellata con appena 3 Comuni (di cui due greci ed uno albanese!) ed è rinomata per il suo Porto dal quale ormai da diverso tempo si raggiunge la Penisola Balcanica e la Grecia ed inoltre a livello di valore aggiunto pro capite, la città è al quinto posto tra i Comuni della Puglia. Città antichissima sorta da un villaggio presente addirittura sin dall’età del Bronzo, Brindisi vanta origini micenee prima che venisse ovviamente conquistata “dai figli della Lupa” intorno al 265 A.C. e successivamente collegata con Roma attraverso la famosa Via Appia. Oltre modo visitata dai Goti, una volta decaduti i Romani, venne poi presa da Longobardi e Saraceni, Bizantini, Normanni ed in epoca più recenti Veneziani e Borboni per poi arrivare ad essere importante terminale della “Valigia delle Indie” famoso treno postale e viaggiatori che collegava sul suolo italiano Modane con Brindisi nell’ambito del collegamento tra Londra e Bombay via Egitto e Canale di Suez dal 1870 al 1914. In tempi recenti Brindisi merita di esser segnalata per esser sede di una base ONU ove avvengono riparazioni e manutenzioni su materiali necessari alle missioni ONU, la zona brindisina è inoltre nota per il noto fenomeno del “tarantismo” ovvero si faceva ballare per giorni alcune donne che si ritenevano punte dalle tarantole a seguito del loro isterismo, il tutto a suon di mandolino e tamburello!. In cucina Brindisi si distingue per “li pettuli” e “cozze racanate”, da non dimenticare gli immancabili taralli che non mancano persino... sulla scrivania del custode del deposito di STP Brindisi, come da manuale!. Infine concludiamo con i brindisini noti nel mondo i quali curiosamente non sono molti: merita di essere citato Giustino Durano grande attore di teatro mentre curiosamente svariati calciatori di medio livello sono nati da queste parti: Benarrivo, Francioso, Vantaggiato, Della Rocca e La Palma.

UN’UNICA AZIENDA PER TUTTA LA PROVINCIA

A Brindisi l’intero trasporto pubblico locale è affidato ad STP Società Trasporti Pubblici Brindisi, sia a livello urbano che a livello extraurbano, tale realtà è controllata da Comune e Provincia di Brindisi oltre che direttamente dalla Regione Puglia, garantisce oltre al servizio urbano di Brindisi anche i servizi urbani di Ostuni, Francavilla Fontana, Mesagne, San Vito dei Normanni e Ceglie Messapica ed è ovviamente legata al Consorzio COTRAP il quale raccoglie sotto di se svariate realtà pugliesi. L’azienda cura anche curiosamente un servizio marittimo collegante i due lati del Golfo di Brindisi grazie ad una Motonave, con tanto di orario riportato sul sito aziendale.

Nata il 1 Aprile 1975, STP ha origini non molto lontane: come tante città italiane un primo abbozzo di servizio urbano nacque nel secondo dopoguerra ed esattamente nel 1949 venne affidato alla ditta privata Moretto, indi nel 1964 si avvicendò la Nuova Italsud di Bari e solo nel 1969 si decise di pubblicizzare il servizio grazie alla creazione di AMAB Azienda Municipalizzata Autotrasporti Brindisi la quale nell’Aprile 1975 cederà il passo all’attuale STP la quale ereditò anche le linee extraurbane che via via venivano affidate ad AMAB durante la pubblicizzazione.

STP Brindisi a tutto il 2012 poteva contare su 310 dipendenti tra cui 245 conducenti, capaci di guidare c.ca 215 autobus tra cui 85 urbani, 120 extraurbani e 15 Scuolabus oltre a 2 veicoli storici. Il servizio urbano di Brindisi conta 19 linee aventi una lunghezza media di 15,1km sulla quale vengono effettuate cc.a 425 corse in un giorno feriale medio scolastico e per la quale sono necessari 54 autobus urbani i quali percorrono 2,13 milioni di km all’anno ad una velocità media di 17 km/h. Il servizio extraurbano a sua volta viene garantito con 37 linee aventi una percorrenza media di 35km sulla quale vengono utilizzati 120 autobus ad una velocità media di 36km/h e con la quale vengono percorsi 4,4 milioni di km svolgendo 465 corse in un giorno feriale medio scolastico.

PARCO AUTOBUS

Brindisi si distingue a livello nazionale per via della presenza di alcune particolarità interessanti che meritano di essere segnalate, visto e considerato che nel proprio parco aziendale può annoverare alcune macchine particolari tra cui il BMB BredaMenarinibus Lander extraurbano, il più noto ma sempre poco diffuso BMB M 240 LI interurbano derivato o ancora il CAM Autodromo Busotto IL anch’esso interurbano derivato. Ma prima di tutto esaminiamo la curiosa immatricolazione: STP Brindisi usa infatti anteporre l’immatricolazione numerica e cronologica anticipata da un trattino ed ancor prima da una lettera che identifica il tipo di servizio alla quale verrà destinato il veicolo, dunque spopolano gli U- urbani, gli I- interurbani e gli S- suburbani tuttavia non mancano gli M- medi, E- elettrici, H- speciali e per diversamente abili, IL- interurbani lunghi per snodati e tre assi. Ecco dunque nascere gli “U-xx” che richiamano per assurdo gli U-Boot famigerati tedeschi che affondavano le Navi degli Alleati nell’Oceano Atlantico e per la quale sono stati dedicati almeno due film di grande successo. Dunque torniamo ai veicoli di STP Brindisi, in ambito urbano la piazza brindisina è un feudo di BMB BredaMenarinibus dato che vede circolare Vivacity, Avancity, M 240 ed M 231 di vario formato, sia acquistati nuovi che usati (4 esemplari M 240 LU ex ATAC Roma), ridotta al lumicino la presenza di Iveco-Irisbus con qualche Cityclass decametrico normale e dodecametrico a metano CNG; in ambito extraurbano la “Provincia” si fa notare per la presenza degli eleganti MAN Lion’s Regio, presenti i già citati e rari Lander, Busotto LI ed M 240 LI (quest’ultimi presenti in ben 24 esemplari!), non resta che da citare i Volvo (sia originali che su carrozzeria Steyr), alcuni Iveco 370S ancora pienamente attivi e pochi Scania De Simon Starbus. Da segnalare la presenza di 4 esemplari snodati MAN Lion’s City G (presenti in Puglia anche a Bari) ed una coppia di Setra S 319 “tre assi” acquistati ad Amburgo in Germania.

Tuttavia una delle principali novità riscontrate almeno personalmente per la prima volta, è la comprsa di uno Scania Omniwide pronto per esser immatricolato, non è ben chiaro se acquistato usato in quanto non si riscontrano gare per l’acquisto di nuovi mezzi avvenute nell’anno corrente.

La flotta di veicoli a metano CNG in particolare è costituita da ben 29 esemplari tra cui gli unici 4 snodati MAN Lion’s City, 5 esemplari Iveco 491.12 Cityclass e ben 20 esemplari di marca Breda tra cui 10 unità Avancity di cui 8 NU e 2 LU, 9 unità Vivacity CU ed un singolo M 231 CU alimentato a metano, risultante esser stato tra l’altro il primo veicolo a metano brindisino, giunto nell’anno 2007. Da ricordare infine i veicoli storici: STP ha infatti preservato due piccoli gioielli: un Fiat 409 Pistoiesi AU 510 dell’anno 1969 immatricolato U-1 ed un Fiat 314 Menarini del 1972 immatricolato come M-13, ancora utilizzati per eventi particolari e manifestazioni e conservati in condizioni decisamente buone.

Si allega bozza in file Excel del parco bus di STP Brindisi, abbastanza completa e realizzata su quanto raccolto sinora, in base a osservazioni dirette ed indirette.

Proviamo dunque a "sfogliare" il parco autobus dell'azienda brindisina... tutte le fotografie sono dei giorni 26 e 28 aprile 2014.
 

Iniziamo con qualcosa di particolare: nell’anno 2013 sono stati acquistati due mezzi extraurbani a tre assi, trattasi esattamente di una coppia di Setra S 319 acquistati usati dall’area di Amburgo, in Germania. Utilizzati molto probabilmente per corse scolastiche, troviamo la matricola IL-5 in sosta in deposito, la gemella IL-6 non è molto lontana dato che la coda di tale macchina possiamo osservarla al fianco della nostra in oggetto. Curiosamente tali macchine sono state immatricolate in coda agli snodati nella stessa serie “IL” la cui traduzione potrebbe essere Interurbano Lungo.

Tra i piccoli è presente una nutrita flotta di Renault Master utilizzati per servizi particolari tra cui una Navetta collegante il centro storico con la Stazione, servizio sulla quale proprio incontriamo la capostipite matr. M-18 appartenente alla serie M-18 / M-24 dell’anno 2007. Tale servizio noto come linea N effettua servizio ogni 20 minuti dalle 7.40 alle 13.20 e dalle 16.00 alle 20.00 da Lunedì a Sabato, servizio per la quale si impiegano c.ca 25 minuti per l’intero giro.

In deposito incontriamo alcuni soggetti a quanto pare fermi ed abbandonati da tempo: nel 1997 STP acquistò 4 esemplari Tecnobus Gulliver U 500 ESP e provvide ad immatricolarli come serie E-1 / E-4. A quanto pare tali macchine non hanno avuto molto successo in quanto pare siano fermi sin dall’anno 2011, li possiamo osservare abbastanza dismessi e stargati da tempo, una fine che in diversi casi ha proprio fatto questo genere di veicoli quando dietro a queste scelte ci sono un’azienda e un Comune non particolarmente convinti in provvedimenti “alternativi”.

Il vero simbolo del trasporto pubblico extraurbano della Provincia brindisina è sicuramente il BMB BredaMenarinibus M 240 LI, versione interurbana derivata non particolarmente diffusa nel nostro paese se non in alcuni casi in Liguria, Lazio, Toscana ed appunto Puglia ove non mancano nemmeno nella vicina STP Lecce. La matr. I-228 appartiene alla serie I-223 / I-246 consegnata nell’anno 2004. La macchina in oggetto è impegnata sulla importante linea suburbana M per Mesagne, collegante tra l’altro l’Ospedale Perrino, la Cittadella Ricerca ed un importante Centro Commerciale.

A sinistra possiamo osservare il veicolo storico preservato U-1 ovvero un Fiat 409 Pistoiesi dell’anno 1969 il quale periodicamente viene utilizzato per manifestazioni od esposto in città (anche se ultimamente non sembra essersi mosso molto...), al suo fianco un più comune ed umile Cacciamali Tcc 635 LL dell’anno 1993 (serie M-14 / M-16) a quanto pare non molto utilizzato anch’esso e probabilmente ormai già condannato se andiamo ad osservare... il pacco condizionamento sul tetto!.

Un altro simbolo del trasporto extraurbano brindisino è sicuramente l’elegante MAN Lion’s Regio R12 tra l’altro dotato di una livrea particolarmente azzeccata: nell’anno 2008 STP ha ricevuto almeno 15 esemplari immatricolati nella serie I-247 / I-261 mentre non siamo certi se esiste una probabile matricola I-262. Tali macchine curano i principali collegamenti extraurbani della Provincia, vennero consegnati in tempi non sospetti quando ancora la loro diffusione doveva avvenire in Nord Italia con i casi di FNMA Milano ed il Gruppo Arriva Italia ed ATV Verona, tuttavia in quest’ultimo caso giunti nella versione R13 a tre assi.

Tre facce abbastanza insolite della stessa medaglia o comunque realizzate dalla stessa mano: da destra a sinistra incontriamo uno dei due BMB BredaMenarinibus Lander consegnati nell’anno 2013 ad STP Brindisi (matr. I-263 ed I-264) unico altro caso presente in Italia di questo modello non fortunato di casa Breda oltre ad ATP Liguria ed al singolo esemplare consegnato al Comune di Chivasso (TO). Al centro la matr. U-128 risulta essere uno dei 4 urbani M 240 LU acquistati usati essendo ex ATAC Roma, mentre sulla sinistra ritroviamo nuovamente uno dei Breda M 240 LI interurbani, allestimento con la quale non ne sono stati consegnati molti in Italia.

Sempre nei pressi della Stazione Ferroviaria incontriamo un altro degno rappresentante della flotta extraurbana di STP Brindisi, addirittura ci troviamo davanti al modello più diffuso: tra il 1998 ed il 2000 sono stati consegnati ben 36 esemplari Volvo B10B immatricolati nella serie I-183 / I-218, oltre ad una piccola quota carrozzata dalla Steyr. La matricola I-202 è diretta a San Pancrazio e con i Lion’s Regio ed i BMB M 240 LI tale tipo di modello costituisce di fatto la gran parte del parco extraurbano STP. E’ curioso osservare “gli svedesi” nel Salento, o comunque in una Regione ove praticamente domina la casata Iveco-Irisbus in particolar modo nel settore extraurbano.

L’altro veicolo storico preservato risulta essere questo Fiat 314 Menarini dell’anno 1972, conservato in buone condizioni anche se fermo in una posizione in cui è bloccato da altri veicoli accantonati. Già solo il fatto di esser stato conservato è decisamente positivo, speriamo presto di poter leggere di nuove esposizioni in Piazza durante magari qualche notte bianca od iniziative del genere. Insieme all’altro storico U-1 del 1969 si tratta sostanzialmente di due veicoli di non indifferente valore, chi ha orecchie per intendere intenda, soprattutto se STP decidesse malsanamente di fargli percorrere una strada tutta in salita...

Dovrebbero esser ancora tutti presenti gli Iveco 370S.12 appartenenti alla serie I-169 / I-178 consegnata nell’ormai lontano 1991 e molto probabilmente destinata a sparire al prossimo acquisto di nuovi extraurbani. La matr. I-170 sta giungendo in Stazione diretta a Mesagne e San Pancrazio, tra l’altro non risulta neanche esser messa in cattive condizioni. E’ curioso notare come, dopo questo ordinativo, Iveco ed Irisbus non sono mai più riusciti a piazzare uno spillo nel settore extraurbano dei brindisini, ormai dominato da Volvo, MAN e BMB BredaMenarinibus.

Un veicolo altrettanto raro e probabilmente diffuso sul territorio nazionale proprio solo nei casi di SETA Piacenza ed STP Brindisi: stiamo parlando del poco diffuso CAM Autodromo Busotto IL dunque con allestimento interurbano e livrea blu ministeriale, incontriamo in questo caso la matricola I-219 appartenente alla piccola serie I-219 / I-222 dell’anno 2000 realizzata su meccanica MAN NL 262. Ancor più curiosa è la pubblicità della Polizia di Stato sulla fiancata (tanto che quasi potrebbe sembrare un mezzo loro, visto anche il colore...) e la presenza della scritta Busotto sempre sulla fiancata.

Un’altra macchina decisamente elegante e presente in Puglia nella versione CNG metano sia nei casi di STP Brindisi che AMTAB Bari risulta essere sicuramente l’elegante MAN Lion’s City G snodato CNG, consegnato nel caso di Brindisi in 4 esemplari dell’anno 2007 ed immatricolati come serie IL-1 / IL-4 ed utilizzati probabilmente per corse scolastiche vista la presenza delle 3 porte sulla fiancata (così come gli esemplari di AMTAB Bari). Per quanto si possa possa pensare, questi esemplari non risultano essere gli snodati più meridionali “del tacco” in quanto, come poi vedremo, troveremo uno snodato persino nella più lontana Gallipoli!

STP BRINDISI: TRA MEZZI STORICI E PICCOLE NOVITA’
NON MANCA QUALCHE SOLUZIONE PARTICOLARE...
Testo e fotografie a cura di Alessio Pedretti

Proseguiamo con una seconda parte di immagini: tutte le fotografie sono del 26 e 28 aprile 2014.
 

Una decisa sorpresa, probabilmente una primizia a livello nazionale se non è già stato consegnato qualcosa in Piemonte o nel Veneto Orientale: presso il deposito STP a Brindisi è giunto un recentissimo ed inedito Scania Citywide acquistato dall’azienda pugliese, primo a quanto pare di una serie di 2/3 esemplari probabilmente acquistati usati (oppure rimarrà esemplare unico?) visto che sul sito aziendale nell’ultimo anno non si fa alcun accenno ad eventuali bandi di gara riguardanti forniture di mezzi urbani. Il veicolo attende la probabile immatricolazione od eventuale pellicolatura con i colori aziendali, ecco dunque aggiungersi un altro marchio al parco autobus STP, il quale sinora non aveva mai fatto ricorso a Scania, se non come motorizzazione sotto ad una piccola coppia di De Simon Starbus ormai quasi pensionabili.

Un’altra piccola sorpresa decisamente inaspettata ed osservata all’interno del deposito STP: vi ricordate un veicolo esposto nello Stand BredaMenarinibus a Verona in occasione del Bus & Bus Business del Novembre 2007 ? Or bene proprio quel Lander esposto dovrebbe essere quello che ora stiamo osservando nell’immagine, probabilmente acquistato da STP o ceduto da Breda per pezzi di ricambio necessari ai due esemplari simili consegnati da circa un anno. Resta da chiedersi come STP necessiti già pezzi di ricambio per una macchina che ha sicuramente meno di due anni, sarebbe curioso a questo punto chiederlo anche ad ATP Genova...

Nella poco popolosa categoria dei Suburbani (sebbene tale genere di servizi non manchi soprattutto con la linea di Mesagne) troviamo una piccola serie del vasto mondo BMB BredaMenarinibus che si è accasato a Brindisi: la matricola S-17 è un M 240 NS appartenente alla serie S-14 / S-17 del 2004, anch’essa dotata di curiosa pellicolatura pubblicitaria riguardate Polizia di Stato e Carabinieri. Gli M 240 presenti a Brindisi risultano essere almeno 36 esemplari (esclusi Avancity, Vivacity ed M 231) suddivisibili tra gli interurbani LI, i suburbani NS, gli urbani NU e LU e gli usati LU ex ATAC Roma.

Ed iniziamo con la famosa serie di “sottomarini tedeschi”: la U-127 è proprio una rappresentante della piccola serie urbana di 4 macchine acquistate usate da ATAC Roma ed immatricolate nel gruppo U-125 / U-128, trasferimento avvenuto probabilmente nell’anno 2012. La U-127 è in sosta all’Ospedale Perrino di Brindisi come linea 4, a quanto pare è stata conservata la livrea argento ATAC alla quale sono state aggiunte due fasce longitudinali, una verde ed una blu, volte a richiamare la livrea aziendale STP.

I noti BMB BredaMenarinibus Avancity sono stati consegnati a Brindisi nella sola versione a metano CNG ed in ben 10 esemplari tra cui 8 esemplari in versione NU (serie U-101 / U-108) e 2 esemplari in versione LU (serie U-109 ed U-110). La matricola U-107 sta giungendo in Stazione come linea 9, è curioso notare come l’Avancity ed il suo parente piccolo Vivacity abbia avuto una diffusione importante in Puglia dato che è possibile incontrarne esemplari praticamente in tutti i capoluoghi di Provincia pugliesi comprese persino le giovani “neonate” Barletta ed Andria.

Tra M 231, M 240 ed Avancity non mancano svariate versioni nel parco urbano STP: la matricola U-98 nello specifico è un M 231 CU del 2002 appartenente alla serie U-94 / U99, lo possiamo osservare in arrivo in Stazione come linea 26, il piccoletto sfoggia una livrea in voga ad inizio millennio ed abbandonata  a quanto pare in breve tempo a favore di bianco, azzurro e verde. Gli M 231 presenti a Brindisi risultano essere almeno 13 esemplari tra CU, CU CNG e MU a questi bisogna aggiungere alcuni parenti tra cui gli ulteriori 9 esemplari Vivacity CU CNG.

Curiosamente sembrano essere le “mosche bianche” in un mondo dominato da BMB BredaMenarinibus persino in campo extraurbano: sembrano essere infatti proprio estemporanei i 5 esemplari Irisbus 491E.10.27 Cityclass CNG serie U-111 / U-115 dell’anno 2006, consegnati in contemporanea ai concorrenti Avancity NU e LU CNG. I Cityclass brindisini risultano essere appena 11 esemplari tra cui 5 in taglia NU CNG, 2 in taglia NU normali, 2 in taglia LU normali e 2 in taglia LS normali. Proprio pochino in una azienda che storicamente non ha mai mancato una tappa dell’evoluzione dei prodotti BMB BredaMenarinibus.... tanto che non resta che chiedersi: a quanto gli Avancity Plus ?

Ed ecco rappresentata un’altra classe dei “metano”: gli esemplari U-109 ed U-110 risultano essere infatti gli unici due esemplari BMB Avancity CNG LU consegnati nel 2006 insieme ai gemelli in taglia NU decisamente più numerosi. La vettura è impegnata sulla linea 8/D ovvero una Circolare con capolinea su Corso Umberto I (a pochi passi a piedi dalla Stazione) che collega il centro della città con il quartiere Sant’Elia, ove le corse sono alternate tra “8/S sinistra” e “8/D destra”, a seconda che l’attraversamento del quartiere avvenga in senso orario o in quello antiorario.

Un’altra piccola sottofamiglia di Breda viene degnamente rappresentate da questo esemplare: la U-89 nello specifico è un BMB BredaMenarinibus M 231 MU appartenente alla serie U-88 / U-93 costituita da 6 esemplari consegnati nell’anno 2002. Non è escluso che proprio le prime due matricole del gruppo siano state consegnate in livrea completamente arancio e solo successivamente dotate della livrea argento-rosso ora non più utilizzata.

Ed ecco l’altro veicolo storico preservato da STP Brindisi, si tratta della matricola U-1 ovvero un Fiat 409 Pistoiesi dell’anno 1969 ovvero quando ancora il servizio era gestito da AMAB Brindisi e prima di confluire in STP nell’Aprile 1975. Anche in questo caso il veicolo è conservato in buone condizioni e presenta degli interni veramente pregevoli anche se forse molto probabilmente non originali. Si spera presto di poterlo vedere a spasso in città in occasione di qualche particolare, non senza dimenticare che Brindisi è una porta per la Grecia frequentata da non pochi turisti.

Ulteriore tassello della famiglia Breda: non potevano non mancare i BMB BredaMenarinibus Vivacity CU CNG, consegnati in 9 esemplari serie U-116 / U-124 nell’anno 2010. La matricola U-121 è in arrivo in Stazione come linea 11 collegante un Centro Commerciale locale con il centro città, lo stesso tipo di mezzo viene utilizzato anche sull’importante linea A collegante l’Aeroporto di Brindisi con la Stazione Ferroviaria, il tutto in meno di una manciata di minuti.

Il rinnovamento del parco aziendale STP ha portato alcuni Iveco 491 Cityclass a diventare ormai quasi delle macchine di riserva visto che ormai l’urbano brindisino più anziano dovrebbe essere un ultimo Iveco 490.10 del 1997 probabilmente già condannato con l’arrivo degli inediti Scania Omniwide. La matr. U-81 insieme alla gemella U-80 dovrebbe tra breve divenire l’urbano più anziano in servizio a Brindisi, si tratta di una coppia di decametrici consegnati nel 1998 insieme ad un’altra coppia di dodecametrici matr. U-82 ed U-83 di cui un esemplare (U-82) risulta esser già stato radiato probabilmente a seguito di un incendio, vista la fama di questo genere di veicoli...

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE (ARTICOLI E SERVIZI)