AMT GENOVA-CASELLA: La giornata di Sabato 21 Maggio 2016 sarà ricordata per un importante avvenimento nell’ambito dei trasporti della città di Genova, quasi una sorta di pietra miliare moderna decisamente in favorevole controtendenza viste le condizioni economiche di quest’ultimo periodo e date le decisioni scriteriate da parte di politici e dirigenti completamente ignoranti in tema di trasporto pubblico: dopo un'interruzione e fermo di oltre 30 mesi sono tornati a viaggiare i trenini della ferrovia Genova Casella, il cui servizio è stato interrotto a Novembre 2013 a seguito di lavori improcrastinabili riguardo ad alcune strutture e ponti. A partire dal giorno Domenica 22 Maggio 2016 la ferrovia è tornata ad effettuare regolare servizio mentre nella giornata precedente di Sabato è stata organizzata una Festa in occasione della riapertura, il cui nuovo corso della piccola ferrovia è sostanzialmente identificabile nella nuova colorazione delle elettromotrici, ovvero un colore rosso acceso. Ma andiamo con ordine. 21 MAGGIO 2016, FINALMENTE SI RIPARTE! Il servizio per la giornata inaugurale di Sabato 21 Maggio 2016 prevedeva appositi biglietti commemorativi nonché l’effettuazione di soli 3 treni “ad orario”: il Treno 1 riservato alle Autorità ed invitati doveva partire alle ore 10.00 da Genova Piazza Manin per Casella ed è partito con ritardo a seguito dell’inaugurazione e dei vari interventi delle Autorità, successivamente ha sostato presso le stazioncine e fermate di Vicomorasso e Niusci (circa 30 minuti per ogni sosta) per poi arrivare a Casella non prima delle ore 12.30. Tale treno era composto dalle elettromotrici “moderne” A8 ed A9 insieme alla rimorchiata C50 tutte in livrea rossa, mentre abbastanza saggiamente si è deciso di lasciare a Genova Piazza Manin la rimorchiata C51 sempre in livrea rossa, la quale verrà messa a disposizione ed agganciata al Treno 2 mettendo a disposizione così un maggior numero di posti. Intorno alle ore 11.30 pertanto è partito il Treno 2, vero e proprio primo treno della “riapertura” con accesso libero ai passeggeri paganti ed ovviamente a pagamento mediante corresponsione di un titolo di viaggio realizzato appositamente per tale giornata. Tale treno era composto dall’elettromotrice A5 ex Spoleto-Norcia rimasta per ora in colorazione bianco crema-azzurro, insieme alla rimorchiata C21 in posizione intermedia (analogamente in livrea bianco crema-azzurro) e dalla rimorchiata C51 in livrea rossa, “stornata” saggiamente dalla composizione del Treno 1 delle Autorità. Il treno 2 sulla quale abbiamo potuto viaggiare ha pertanto sostato anch’esso a Vicomorasso e Niusci, all’incirca per 20 minuti in ognuna delle due località. A Vicomorasso era possibile osservare in esposizione il locomotore 29 (TIBB, 1924) apparentemente in buone condizioni estetiche ed esposto insieme al carro chiuso F23, anch’esso restaurato ed utilizzato come deposito bici. Al tempo stesso ai passeggeri è stato offerto un gradito rinfresco con bevande, focaccia, salumi, dolcetti quali canestrelli e lagacci, non senza promuovere la zona da un punto di vista turistico. Alla successiva sosta presso la fermata di Niusci i passeggeri hanno potuto invece sostare osservando alcune attività dell’artigianato locale mentre un presentatore dava il Benvenuto ai viaggiatori e la banda locale suonava a spron battuto. Il convoglio del Treno nr. 2 dopo aver fatto ovviamente inversione a Casella Deposito, giungeva a Casella Paese intorno alle ore 13.50 ove incontrava il Treno numero 1 delle Autorità giunto precedentemente, in sosta sul tronchino privo di marciapiedi. Successivamente entro le ore 14.30 il Treno 2 veniva portato a Casella Deposito mentre il Treno 1 veniva posizionato al binario di Casella Paese dotato di marciapiede onde attendere le Autorità e rientrare verso Genova partendo con ritardo almeno dopo le ore 14.40 e giungendo con conseguente ritardo a Genova Piazza Manin intorno alle ore 15.55 cca onde a sua volta con ritardo è ripartito per effettuare il Treno 3 (sempre con elettromotrici A8+A9 e rimorchiata C50) previsto in partenza alle ore 15.40, partito in ritardo e diretto a Casella Paese senza fermata, il cui rientro a Genova Piazza Manin è avvenuto si presume non prima delle ore 19.35 sempre con una corsa senza fermate intermedie. Da ricordare infine che, ovviamente per l’ultimo giorno, Sabato 21 Maggio è stato effettuato per l’ultima volta il Servizio Sostitutivo automobilistico tra Genova e Casella, garantito con veicoli di piccole dimensioni da parte dell'operatore GenovaRent, attraverso un percorso decisamente spettacolare in stradine molto “tibetane”, potremmo così dire. Presso la fermata di Genova Piazza Manin era possibile osservare in esposizione il locomotore D1 recentemente ricostruito e dotato di livrea bianco crema-azzurro, oltre all’elettromotrice A11 dotata di livrea bianco crema-azzurra priva di carrelli e l’elettromotrice A1 ex FEVF Ferrovia Elettrica Val di Fiemme sempre in livrea bianco crema-azzurra, giunta in Liguria nel 1963. Da ricordare che la ferrovia ligure ormai da decenni sostanzialmente si “ciba” di materiale rotabile recuperato da ferrovie precedentemente soppresse quali la Rimini-San Marino, la linea del Santuario di Mondovì, la FEVF Val di Fiemme ed altre ancora. Da ricordare infine l’episodio assai noto del famoso caso dell’elettromotrice Sirio ordinato per tale ferrovia: in Liguria non è mai giunto, qualora fosse stato completato dovrebbe trovarsi ancora all’interno dello stabilimento Hitachi Rail di Pistoia o Napoli (già ex AnsaldoBreda). Nelle fotografie, tutte di Sabato 21
Maggio 2016 è possibile osservare più momenti della giornata inaugurale ed in
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