Forse tanti di voi in quest’ultimo periodo si saranno
chiesti: ma che ne è stato del bipiano Fiat 412 Aerfer
“bianco e rosso” che in passato ha svolto servizio nella
città di Rimini sui servizi per le discoteche?
Con grande orgoglio possiamo annunciare che l’associazione “StoricBus – Museo dell’autobus Italiano” con sede a La
Spezia e capitanata da Christian D’Olif, esperto ed
appassionato di autobus del passato, è riuscita ad
aggiudicarsi la vettura “2729”, tra i due “Aerfer Riminesi”
quello sopravvissuto alla demolizione, complice il fatto di
presentarsi in condizioni migliori rispetto all’altro, che
ci ha lasciato alcuni mesi or sono.
Tutto comincia nel mese di novembre quanto sul gruppo Facebook “Trasporti Pubblici in Romagna” (gestito dal sottoscritto)
appare un post di Andrea Strapazzon, appassionato bolzanino,
all’interno quale viene comunicato che un demolitore del
nord Italia ha ricevuto un bando di gara per la dismissione
di alcuni bus in passato circolanti in terra di Romagna, tra
i quali due esemplari di Fiat 412 Aerfer provenienti da
Rimini, autobus a 2 piani degli anni ’70 molto particolari e
caratteristici.
Da appassionato e conoscitore del TPL Romagnolo mi muovo subito per scoprire quali siano le condizioni di questi due
bus e scopro che uno di essi, la vettura 2729
appartenente alla flotta di Start Romagna, si presenta in
condizioni generali più che discrete.
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Uno scatto che ritrae l'Aerfer all'interno del deposito
Start Romagna di Rimini, realizzato durante una visita pervisionare il veicolo.
(Foto di F.Gardini)
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Nei giorni seguenti poi ho occasione di scambiare due
chiacchiere con Roberto Renzi, noto “cultore” del Trasporto
Pubblico Riminese (e non solo), il quale mi racconta la
storia di queste vetture in terra di Romagna, grazie
all’ausilio di alcune immagini del passato. Dopo questo dialogo mi rendo conto quale fosse il valore di
questi particolari autobus; almeno uno di essi non poteva di
sicuro finire dentro la “pressa” di un demolitore: bisognava
fare qualcosa per salvarlo, ma cosa e come?
Il piano di salvataggio inizia una sera di dicembre 2015 quando ricevo un paio di telefonate da parte di alcuni soci
di StoricBus i quali mi spiegano la volontà
dell’associazione di cercare di preservare un pezzo di
storia del TPL Italiano, rappresentata proprio dal bipiano
Aerfer: una sorta pezzo “unico”, molto difficile da trovare.
L’attività vera e propria si intensifica a partire dal mese
di febbraio quando vengo contattato dallo stesso Christian
D’Olif che si muove, appoggiato da soci , simpatizzanti ed
appassionati di altre associazioni, come Silvio Benvenuti de
"Il Capolinea", unitamente a Stefano Bertagna, anch’egli
spezzino, noto costruttore di modellini di autobus.
Non si contano i successivi di contatti con Christian che
pone in me massima fiducia per quel che riguarda le
informazioni fornitegli sia in merito al mezzo, sia in
merito agli “agganci” con referenti e responsabili del
settore “parco mezzi” all’interno di Start Romagna, azienda
proprietaria del bus sul quale si è concentrata la volontà
di salvaguardia da parte dell’Associazione Spezzina.
Da quel momento in poi partono contatti e trattative in
particolar modo da parte di Christian che si è messo in
gioco nonostante le difficoltà dovute soprattutto alla
distanza (anche Lui è di La Spezia), per cercare di
realizzare un vero e proprio sogno: salvare un pezzo di
storia!!!
La fortuna vuole che, all’interno di Start Romagna, si sia
riusciti a trovare due dirigenti/responsabili che hanno
appoggiato e sostenuto fin da subito il progetto messo in
campo dall’Associazione Spezzina.
Il primo con il quale abbiamo avuto contatto è stato uno dei
referenti tecnici del settore “parco mezzi”, il sig.
Giovanni Bernardini che ha subito dimostrato il suo
interesse nella realizzazione del salvataggio; ad egli si è
poi aggiunto il responsabile ufficio tecnico di Start, Ing.
Moreno Cavalieri, il quale con entusiasmo ha avallato e
sostenuto il progetto sottopostogli da Christian.
Purtroppo però non è tutt’oro quello che luccica: come
spesso accede la burocrazia ci mette lo zampino facendo,
come in questo caso, dilatare i tempi preventivati e sperati
ma, ora possiamo davvero dire “tutto è bene quel che finisce
bene”!!!
Il Fiat 412 Aerfer matr. 2729 ha lasciato deposito di via
C.A. Dalla Chiesa a Rimini, dove è rimasto fermo per circa
due anni, il giorno 4 aprile 2016.
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Il bus manovrato all'interno del deposito diRimini prima di essere caricato sulla bisarca.
(Foto di Roberto Renzi)
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Il trasferimento a La Spezia è avvenuto tramite l’impiego di una bisarca della ditta “Triacca Trasporti”, allestita a
trasporto eccezionale, che ha viaggiato ad una velocità
massima di 60 Km orari.
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Uno degli utlimi momenti all'interno del
deposito di Rimini, città lasciata dopo ben 27 anni di
permanenza: il bus sulla bisarca si appresta a varcare il cancello d'uscita.
(Foto di G.Bernardini)
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L’arrivo è avvenuto nella mattina del giorno seguente, martedì 5 aprile, complice un fermo notturno del trasporto
causa nebbia lungo l'Autostrada della Cisa.
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La 2729 in sosta lungo l'Auto-Cisa,
bloccata dalla nebbia nella notte tra il 4 ed il 5 aprile.
(Foto di Triacca Trasporti)
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L'arrivo a Sarzana (SP) presso la sededell'associazione StoricBus.
(Foto di Christian D'Olif)
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Vogliamo ricordare che l’Aerfer “2729”, classe 1970, è
giunto a Rimini sul finire degli anni ‘80; fino al 1986
aveva svolto servizio nella città di Bologna.
Unitamente all’altro bipiano è stato acquistato dall’allora
ATAM Rimini per essere utilizzato come veicolo
pubblicitario; negli anni a seguire confluisce dapprima in
“Tram Rimini” ed infine all’interno del parco mezzi di
“Start Romagna”.
Dei due “Aerfer riminesi” solo la 2729 è stata convertita,
nel 1997, a bus di linea, venendo utilizzata prevalentemente
nel periodo estivo sulle linee che servivano la discoteca
“Embassy”; negli ultimi anni è invece stata in uso al
“Coconuts”.
Degna di nota è anche l’apparizione di questo mezzo
all’interno del film “Da zero a dieci”, pellicola italiana
realizzata nel 2002 dal cantautore (in questo caso regista)
reggiano Luciano Ligabue.
Per concludere questa lunga carrellata vogliamo aggiungere una breve “storia tecnica” di questo bus:
Modello: Fiat 412.0 Aerfer VE111;
Numero di Telaio: 071103.20/123;
Data prima immatricolazione: 16/10/1970.
Livrea Originale: Rosso - Giallo Ocra.
Dal 1970 al 1974 in forza presso ATM Bologna (matr. 2729,
targa BO 433232).
Dal 1975 confluisce nel parco mezzi della neonata ATC
Bologna, mantenendo stessa targa e numero di matricola;
viene radiata per dismissione in data 31/07/1986.
Dopo essere rimasto fermo per circa tre anni, nel 1989 viene
acquistata da ATAM Rimini ricevendo targa “FO 732972”, ma
mantenendo invariato il numero di matricola.
L’1 gennaio 1992 confluisce nella neonata “Tram Rimini”
senza cambio di matricola, ma con una reimmatricolazione
databile all'anno 1997, in concomitanza con la sua
conversione ad “autobus di linea”; la targa applicata è “ZA
279 AM”, posseduta tutt’ora.
A partire dal 1° gennaio 2012 entra a far parte della flotta
di Start Romagna, anteponendo al numero di matricola la
cifra “3” che contraddistingue i bus del bacino di Rimini.
Viene radiata dal parco mezzi aziendale nell’autunno 2015,
causa inutilizzo.
Nel marzo del 2016 viene acquistata dall’associazione
“StoricBus” con sede a La Spezia.