COPIT PISTOIA: INDIPENDENTE DA CTT TOSCANA, Rieccoci a Pistoia, realtà dove per assurdo si sente meno il vento del cambiamento anche se sotto sotto è avvenuto qualcosa anche in questa città: i principali operatori del trasporto pubblico in Provincia di Pistoia come sappiamo bene sono COPIT Pistoia e BluBus Pistoia o per meglio dire la prima è una Società vera e propria, la seconda è una consueta Scarl attraverso la quale la prima opera insieme ad altri comprimari. Indipendente come nome e testa, in realtà BluBus è una sorta di fantoccio controllato dalla stessa COPIT e dai vicini pratesi ovvero CAP Prato, sia direttamente con quote ex Lazzi, sia attraverso la stessa CTT Toscana. La Provincia di Pistoia conta 291.800 abitanti di cui 90.400 residenti direttamente nel capoluogo, raggruppa 22 Comuni e tra i più popolosi possiamo citare Quarrata, Monsummano e Montecatini Terme oltre che Pescia, tutte cittadine gravitanti sui 20/25.000 abitanti. Pistoia tuttavia nell’anno 2000 è stata dichiarata parte integrante dell’Area Metropolitana di Firenze, Prato e Pistoia, esistente solo ai fini statistici e sulla carta costituita da 71 Comuni tanto che possiamo affermare che raccoglie 1,52 milioni di abitanti di cui appena il 24% residenti a Firenze. Sottoposta a quattro terremoti dal 1200 ad oggi, la città si affida al patrono di San Jacopo ed è stata resa famosa nel mondo grazie a personaggi un poco sinistri come Licio Gelli (da cui la Loggia P2) e Lucio Sergio Catilina militare e senatore romano (da cui la famosa congiura...) in realtà passato a miglior vita e non nato a Pistoia, decisamente meglio è andata con l’attore Ugo Pagliai e ancor più curioso è un poeta del 1300 di nome Meo Abbracciavacca che come nome non promette niente di buono anch’esso. Passiamo ai protagonisti invece nei trasporti: BluBus Pistoia è una Società Consortile costituita da COPIT Pistoia, TT Trasporti Toscani e da CTT Toscana la quale ha rilevato la quota precedentemente in carico ad ATN Massa (di cui ci si chiede che interessi potesse avere ad avere una partecipazione in un’azienda completamente distaccata dal proprio territorio di competenza). In realtà sappiamo poi che TT Trasporti Toscani, in precedenza di proprietà Lazzi Firenze è ora confluita anch’essa in CTT Toscana a seguito dismissione ramo tpl da parte dello storico marchio fiorentino. Nell’anno 2006 la pistoiese COPIT (di fatto controllata per il 51% dal Comune di Pistoia) decideva di partecipare alla formazione di CTT Toscana per lo snellimento degli aspetti commerciali, economici, amministrativi e per gli acquisti tuttavia nel 2012 all’atto della creazione “effettiva” di CTT Nord i pistoiesi decidevano di non fondersi sebbene la stessa CTT partecipa in COPIT con una quota di oltre il 30% e ne decide l’Amministratore Delegato. Nonostante ciò COPIT conserva un velo di indipendenza, mantiene il marchio stesso COPIT e conserva anche la storia e propria numerazione dei veicoli aziendali Riassumendo ecco la motivazione del titolo “avere tre piedi in una scarpa”: COPIT Pistoia e la conseguente BluBus Pistoia è indipendente anche se CTT vi entra a gamba tesa in tre modi differenti ovvero con una propria quota tramite CTT, sia attraverso ancora TT Trasporti Toscani (ex Lazzi, ora CAP/CTT) ed infine attraverso la quota ex ATN Carrara, anch’essa confluita in CTT Toscana. Nel senso: è bello essere indipendenti quando il proprio l’Amministratore Delegato viene nominato da CTT e gran parte delle quote di BluBus sono controllate sempre da CTT.... Da ricordare che COPIT Pistoia pur essendo così tanto controllata almeno controlla qualcosa a sua volta: nella zona dell’Empolese e Valdelsa partecipa attivamente alla Scarl PiuBus insieme a BuSITAlia Firenze, CAP Prato ed alle locali Puccioni e Renieri. Da un punto di vista maggiormente tecnico possiamo dire in particolare che BluBus è una realtà che serve una rete di 1.180 km ove i passeggeri annui trasportati risultano essere 7,9 milioni. Difficile stabilire il numero di addetti totali di BluBus, di sicuro possiamo riportare che la sola COPIT conta sul libro mastro almeno 315 dipendenti di cui 265 conducenti con precisione viene persino indicato che vi sono 13 conducenti part-time. I dati delle altre due consociate di BluBus (TT Toscani e ed ATN Carrara, ora tutto CTT Toscana) non sono desumibili in quanto i numeri di tali aziende vengono indicati nel loro totale e non semplicemente solo quelli che tra loro specificatamente operano in BluBus. Analogamente per i mezzi su gomma vengono indicati 265 veicoli di cui 78 urbani, 8 suburbani e 178 extraurbani tuttavia non sappiamo dire quanti e quali siano i veicoli “non COPIT”. Più chiare le rimesse aziendali: oltre ovviamente Pistoia e Montecatini Terme, sono presenti gruppi esterni a San Marcello Pistoiese, Casotti di Cutigliano, Lamporecchio, Pievepelago, Firenze e Lucca anche se nel caso di Montecatini Terme si ritiene sia un semplice piazzale nei pressi della Stazione omonima RFI e nel caso di Firenze e Lucca di strutture appartenenti ad altre aziende. Per quanto riguarda i servizi, BluBus gestisce il servizio urbano di Pistoia con 19 linee urbane / suburbane tra cui le importanti M detta “Il Micco” ed H per l’Ospedale, a questo bisogna aggiungere il servizio urbano di Montecatini (2 linee) gestito da TT Trasporti Toscani ovvero CTT Toscana. Vi sono poi 15 linee extraurbane, 3 linee Speciali (ove per speciale si intende a prenotazione), alcuni Servizi Sostitutivi a integrazione del servizio urbano di Pistoia. A seguire una singola linea definita “Valdinievole” provvede a collegare la Stazione di Montecatini Terme RFI con Montecatini Alto da un lato e Monsummano Terme e le Grotte Giusti dall’altro, spezzando sempre le corse nei pressi della Stazione ferroviaria suddetta. Per finire non manca che citare i 14 servizi extraurbani garantiti da TT Toscani soprattutto nell’area di Montecatini e Pescia, ove in parte il servizio viene co-gestito in pool con la stessa CTT Nord come ad esempio le corse dirette da Montecatini e Pistoia per Firenze via Autostrada. Da ricordare infine che a grandi linee la rete extraurbana si estende dall’Abetone ove i servizi COPIT sono in coincidenza con quelli di SETA Modena e Porretta Terme (con analoghi servizi TPER Bologna), per arrivare ad Est ed Ovest sino a Firenze da un lato e Lucca dall’altro e toccare a sud la nota Vinci di Leonardo, Lamporecchio con i suoi brigidini, Cerreto Guidi e Fucecchio. Le novità da un punto di vista del materiale rotabile decisamente non mancano, avevamo lasciato la realtà di Pistoia al Luglio 2013 ed ora proviamo ad elencare i veicoli giunti nel lasso di tempo trascorso, ovvero circa due anni, in particolare differenziandolo tra acquisti di autobus nuovi e ricorso all’usato ovvero 12 macchine acquistate nuove nell’ultimo biennio a fronte di ben 42 macchine acquistate usate di qualsiasi genere arrivando sino a casi e soluzioni abbastanza discutibili quali ad esempio l’acquisto dei CAM Autodromo Busotto CNG ex TT Trento (probabilmente per pezzi di ricambio?) ed alcuni Iveco Poker di certo non più di primo pelo. DI seguito si elencano i 54 nuovi veicoli giunti in azienda tra il 2010 ed oggi, cui appena 12 completamente nuovi. - 5 esemplari urbani Mercedes O 530 Citaro C2 del 2015 serie 250/254 - 2 esemplari extraurbani Iveco 100 carrozzeria ? del 2014 matr. 447-448 - 5 esemplari extraurbani Otokar Navigo C del 2015 serie 455/459 - 2 esemplari urbani BMB BredaMenarinibus M 230 CU del 1998/99 matr. 227-228, già ex SASA Bolzano matr. 289-291 - 2 esemplari urbani CAM Autodromo Busotto CNG LU del 1999 matr. 229-230, già ex TT Trento matr. 808-809 - 17 esemplari urbani Irisbus 491E.10.29 Cityclass del 2004/05 matr. serie 231/247, già ex TT Trieste serie 1213, 1226-1227, 1230, 1232, 1234/1238, 1240/1242, 1244/1246 e 1249 - 2 esemplari urbani CAM Autodromo Alè del 2001 matr. 248-249 già ex TT Trento matr. 98-99 - 3 esemplare extraurbani Iveco 380.10.35 Euroclass del 1998/99 matr. 440/442, già ex TT Trento matr. 1525-1533-1536 - 1 esemplare extraurbano Scania De Simon Intercity IN 3 del 2003 matr. 443, già ex VITA Aosta - 1 esemplare extraurbano CAM Autodromo Pollicino AI del 1996 matr. 444, già ex ARST Sardegna matr. 0196 - 1 esemplare extraurbano Iveco 315.8 Orlandi Poker del 1990 matr. 445, già ex Anselmi Como - 1 esemplare extraurbano Iveco 370.10.24 Orlandi Poker del 1990 matr. 446, già ex Marcozzi Teramo - 2 esemplari extraurbani Irisbus New Domino del 2008 matr. 449-450, già ex Stampatore Roma - 4 esemplari extraurbani Mercedes O 550 Integro New del 2014, già ex Qliner Olanda - 6 esemplari extraurbani Mercedes O 550 Integro New del 2014, già ex Qbuzz Olanda Da segnalare che COPIT Pistoia nel panorama nazionale conservava un’insolita particolarità: era l’unica azienda/città a vedere circolare in esercizio la versione a metano CNG sia del BMB BredaMenarinibus M 221 LU, sia del CAM Autodromo Busotto. In ques'ultima occasione, stante anche l’orario agostano ridotto, non abbiamo potuto osservare in servizio né l’uno né l’altro veicolo, con la speranza che almeno ancora i modenesi siano ancora in circolazione con l’Orario Invernale. Proviamo dunque invece a fare una passeggiata ed osservare alcune novità sia vere e proprie che di seconda mano. Le fotografie sono tutte del 14 agosto 2015.
Foto 001: sulle ben frequenti Navette urbane linee M ed H di Pistoia, i protagonisti principali risultano essere i BMB BredaMenarinibus M 231 CU ed i BMB Vivacity CU, entrambe dotati di alimentazione a metano CNG. Nel primo caso si tratta di 5 esemplari serie 212/216 dell’anno 2006, la matricola 215 è ritratta in un momento di sosta al capolinea della Navetta H diretta all’Ospedale Nuovo di S.Jacopo, avente una percorrenza totale tra andata e ritorno di soli 14 minuti per appena 4 km e collegante tra l'altro anche il locale deposito COPIT e l’entrata dello Stabilimento AnsaldoBreda. Il servizio viene garantito ogni 20 minuti dalle ore 05.30 alle ore 23.00 ogni giorno e persino a Ferragosto, abbastanza insolito per una realtà cittadina come Pistoia, grande ma non troppo per iniziative del genere. Foto 002: analogamente sulla Navetta M incontriamo uni dei successivi 4 esemplari BMB Vivacity CU CNG serie 222/225 dell’anno 2009. Il compito di queste macchine, tra cui la matr. 222 ritratta davanti alla Stazione RFI così come la precedente matr. 219, è quello di servire la Navetta M simpaticamente denominata anche “IL MICCO” con tanto pure di zampette sulla carrozzeria, ancor più assurdo il capolinea in quanto il nostro è diretto in Piazza Oplà!. La Navetta è servita da una corsa da ogni 10 minuti nei Feriali di Luglio, ogni 15 minuti nei Feriali d’Agosto ed ogni 30 minuti nei Festivi. Da segnalare che dopo questi BMB Vivacity del 2009, COPIT Pistoia vedrà di nuovo giungere un urbano completamente nuovo solo nell’anno 2015, ovvero dopo 6 anni e dopo l’acquisto di 24 urbani usati nel frattempo. Foto 003 e 004: e passiamo per l’appunto agli urbani acquistati usati, in cui ci imbattiamo per la prima volta: zitta zitta COPIT Pistoia (un vero “pesce spazzino” per ben sei anni) si è portata a casa 17 esemplari in arrivo da Trieste Trasporti, si tratta in particolare di Irisbus Iveco 491E.10.29 delle annate 2004/05 appartenenti alla ex serie triestina 1211/1261. Immatricolati nella serie 231/247, in zona Stazione RFI incontriamo la matricola 236 (ex 1242 TT) impegnata sulla linea 63 in arrivo da Monsummano Terme, la matricola 233 (ex 1238 TT) è invece ritratta in Via dell’Annona a pochi minuti dalla Stazione e tra qualche secondo svolterà alla sua sinistra per entrare nel deposito nonché sede principale di COPIT Pistoia, ovvero in Via dell’Annona e dall’altro lato della stessa via dello Stabilimento AnsaldoBreda. Foto 005: presso la Stazione di Montecatini Terme (ricordiamo che la città ha due fermate ovvero Montecatini Terme che è Stazione con raddoppio e Montecatini Centro che risulta essere una semplice fermata soffocata dalle case del centro) incontriamo un altro esemplare triestino ovvero la ex matricola 1226 TT ora divenuta matricola 242 di COPIT Pistoia. La nostra è impegnata in una corsa collegante le due località termali di Monsummano e Montecatini, anche se l’assenza dell’indicatore linea non ci consente di identificare perfettamente su quale linea sta effettuando servizio la vettura, forse in arrivo da Pistoia. Foto 006: tra gli “urbanini” di COPIT Pistoia sicuramente spopola il classico CAM Autodromo Alè presente in azienda in ben 11 esemplari di cui 2 tuttavia acquistati usati da TT Trento, come esposto nell’ultimo nostro passaggio a Pistoia. La matricola 187 appartiene al gruppo 186/192 dell’anno 2000 a cui seguirà il singolo esemplare matr. 197 nell’anno 2002 e le matr. 226 e 248-249 acquistate usate da TT Trento. La nostra originale è ritratta sulla linea 5 in Via Vannucci, garantita ogni 30 minuti ed avente una percorrenza media di 9,6 km per senso di direzione. Si noti come il piccolo modenese abbia curiosamente il paraurti in livrea arancio quando normalmente tali macchine a Pistoia (almeno quelle non giunte usate) presentano lo stesso elemento in livrea bianca. Foto 007: l’azienda pistoiese iniziò a dotarsi di veicoli a metano sin dal 1999 con le due rare versioni CAM Autodromo Busotto LU CNG e BMB BredaMenarinibus M 221 LU CNG. A seguire nel 2001, mentre venivano consegnati proprio gli ultimi CAM Busotto CNG, iniziavano ad arrivare i primi 4 esemplari BMB BredaMenarinibus M 240 NU dell’anno 2001, immatricolati nella serie 193/196. A seguire arriveranno ulteriori 14 esemplari M 240 CNG in prevalenza NU ad eccezione di una coppia di LU, tuttavia solo le prime due macchine della nostra serie (matr. 195 e 196) si differenziano per avere il pacco bombole, situato sull’imperiale, in colore verde anziché bianco e di forma meno spigolosa. Foto 008: dopo sei anni di oculato risparmio (non è mai ben quantificabile se una macchina usata è effettivamente un risparmio, a volte è un buco nell’acqua...) COPIT Pistoia torna a fare nuovi acquisti: dopo un’astinenza sin dal 2009, sono solo di quest’anno i giovani Mercedes O 530 Citaro C2 serie 250/254, la matricola 251 la incontriamo in sosta a Montecatini Terme mentre è impegnata in un probabile servizio suburbano / extraurbano diretto anch’esso a Monsummano. Sebbene Montecatini Terme sia una delle mete storiche termali del nostro paese, lascia pensare che in Stazione non vi sia un Ufficio Turistico, le linee sono indicate male, non vi sono paline alle fermate ed esiste un servizio urbano che non si sa dove va e dove porta. Decisamente un po’ pochino e pure fatto male... Foto 009: i classici BMB BredaMenarinibus Avancity sono presenti in 5 esemplari tutti dotati di alimentazione CNG di cui un singolo esemplare NU e 4 esemplari in taglia LU tra cui la nostra matr. 218 appartenente alla serie 218/221 dell’anno 2006. In Via Vannucci, mentre si dirige verso il Centro Storico la nostra protagonista è impegnata sulla frequente linea 15 Gello –Stazione RFI – Candeglia, garantita ogni 20 minuti nei Feriali di Luglio, ogni 30 minuti ad Agosto ed ad orario nel solo pomeriggio durante le giornate Festive. Curiosa l’indicazione della sola linea e non della destinazione,m si tenga conto che spesso macchine del genere vengono mandate in servizio di linea sino a Firenze e vi garantisco che non è poca cosa... Foto 010: chiudiamo la finestra sugli urbani con un volto classico delle città di mezza misura: il CAM Autodromo Pollicino. COPIT Pistoia ne ha in dotazione almeno 6 esemplari tra cui 3 urbani e 3 interurbani blu, versione particolarmente diffusa in Toscana. La matricola 158 dovrebbe e potrebbe essere una tra le macchine urbane più anziane in servizio, questo è da considerare soprattutto nel caso che i nuovi Citaro C2 abbiano mandato in pensione i più anziani CAM Autodromo Busotto tradizionali. Nel 1996 infatti la carrozzeria modenese oltre a 4 esemplari Busotto fornì anche un singolo Pollicino, la nostra 158, solo successivamente spunteranno gli esemplari matr. 163 e 164 sempre del 1996 e 1997. La piccola decana sfila in velocità davanti alla Stazione mentre sta rientrando in Deposito. Foto 011 e 012: la principale novità extraurbana pistoiese riguarda l’acquisto tra l’Ottobre 2014 ed il Marzo 2015 di almeno 10 esemplari Mercedes O 550 Integro New trovati in Olanda presso le aziende Qliner e Qbuzz, la prima delle due di sicuro in orbita Arriva dato che sempre dalla stessa azienda sono giunte in Italia alcune macchine analoghe presso altre realtà Arriva italiane.Per l'esattezza la matricola 452 appartiene alla serie 451/454 dell’Ottobre 2014 e si tratta di 4 macchine in arrivo da Qliner mentre la matricola 463 appartiene alla serie 460/465 del Marzo 2015 in arrivo da Qbuzz Olanda. La livrea risulta essere ancora quella originale olandese (color blu profondo a due toni) mentre l’indicatore è di un particolare formato ove rimane “devastato” solo nell'immagine in quanto la destinazione in loco si leggeva. Foto 013: nell’ultimo decennio, ovvero dal 2006 ad oggi anche nel settore extraurbano COPIT ha fatto ricorso all’usato cercando di risparmiare: sono giunti infatti ben 28 interurbani ma tra questi solo 7 (sostanzialmente un quarto) risultano essere completamente nuovi. Anzi potremmo quasi dire che l’unica macchina interurbana nuova giunta in COPIT è proprio il sempre più diffuso Otokar Navigo, commercializzato da Mauri in Italia e qui piazzato nella versione C con porta anteriore a doppia antina e porta posteriore di ampie dimensioni. Si tratta di 5 macchine presentate nella scorsa Primavera 2015 ed immatricolate come serie 455/459, di cui troviamo la matricola 456 in sosta nei pressi della Stazione Ferroviaria. Foto 014: tra gli acquisti insoliti è giusto segnalare la matricola 444 dato che si tratta di un CAM Autodromo Pollicino AI in versione interurbana, analogo ai due già presenti in origine nella flotta extraurbana pistoiese. In realtà questa macchina è nata nel 1996 niente meno che per ARST Sardegna e chissà in quale parte dispersa dell’isola ha operato sino allo scorso anno, a seguito della quale dopo essersi congedato dalla grossa azienda sarda ha deciso di venire “in continente” e trascorrere la pensione tra le colline toscane. In Sardegna tale macchina presentava la matricola 0196 ovvero secondo i canoni ARST è stata la prima macchina (01) immatricolata nell’anno 1996 da cui ne consegue pertanto la matricola 0196. Foto 015: nell’anno 2006 la carrozzeria friulana De Simon ha piazzato a Pistoia almeno 5 esemplari Intercity IN 3 corti su meccanica Scania, prontamente immatricolati come serie 425/429, i quali hanno fatto seguito ai precedenti 8 esemplari analoghi precedenti e dell’anno 2004, serie 412/419 a cui appartiene proprio la nostra 419 ritratta mentre transita nella Piazza della Stazione di Pistoia. Successivamente lo scorso anno è stata acquistata una quattordicesima macchina, chiaramente usata, la quale curiosamente è pure ora la più anziana del gruppo essendo stata realizzata nell’anno 2003 per VITA di Arnad (AO).
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