SETA REGGIO EMILIA: UN TOCCO DI "SVIZZERO" NEL SERVIZIO URBANO REGGIANO
Testo e fotografie a cura di Alessio Pedretti

Ritorniamo dopo oltre un lustro nella città del Tricolore e dell’erbazzone ad osservare le novità di SETA Reggio Emilia, e senza alcuna offesa giochiamo sui nomi di due noti formaggi per segnalare alcune novità in città. In particolare nel servizio urbano sono giunti 10 nuovi esemplari Solaris Urbino 12 Euro 6 immessi in servizio a partire dallo scorso Settembre 2015, i quali vanno così ad interrompere l’egemonia dell’alimentazione GPL, visto e considerato che era dall’Estate 2002 che in città sul servizio urbano non si vedevano mezzi di grosse dimensioni che non fossero alimentati a gas GPL, eccezion fatta appunto per una coppia di Europolis medi ed alcuni Mercedes Sprinter originali e carrozzati Noge.

Da ricordare che nel frattempo la gestione del trasporto pubblico locale reggiano, sia urbano che extraurbano, è confluita in SETA Società Emiliana Trasporti Autofiloviari insieme alle realtà di TEMPI Piacenza ed ATCM Modena costituendo di fatto una delle tre grosse realtà di trasporto pubblico emiliano romagnole tuttora presenti nella Regione, insieme a TPER Bologna (Bologna e Ferrara) e START Romagna (Rimini, Ravenna, Forlì e Cesena) mentre TEP Parma continua a viaggiare per ora da sola.

Cogliamo dunque l’occasione per segnalare i nuovi arrivi in SETA Reggio Emilia almeno dell’ultimo lustro:
- 10 esemplari urbani Solaris Urbino 12, serie 1838/1847 del Settembre 2015
- 1 esemplare suburbano snodato BMB BredaMenarinibus M 321 SNS matr. 2801, già ex matr. 906 di TPER Bologna (già ex ATC), trasferito nel Dicembre 2014
- 3 esemplari extraurbani Setra S 417 UL, serie 3807/3809 del Febbraio 2011
- 12 esemplari extraurbani Irisbus Arway 12 serie 3810/3821 dell’Aprile 2011
- 4 esemplari extraurbani Irisbus Arway 10 serie 3822/3825 del Gennaio 2013
- 11 esemplari extraurbani Irisbus Crossway 12 serie 3826/3836 acquistati usati in Germania, realizzati nel 2008/09 e ricevuti da SETA nell’Autunno 2014.

Dunque a fronte di un arrivo di appena 41 “nuovi” veicoli (direi pochini, considerati soprattutto se spalmati in cinque anni ovvero un ricambio di poco più di otto vetture all’anno in media) scopriamo che gli acquisti da quando è presente la gestione SETA Reggio Emilia si sono ridotti ad appena 14 esemplari completamente nuovi, ovvero 10 esemplari urbani Solaris Urbino 12 e 4 esemplari Irisbus Arway 10, per il resto si tratta di macchine acquistate usate (11 esemplari Arway 12, probabili ex Polizia Tedesca!) e un solo snodato già abbastanza datato e ricevuto dalla vicina TPER Bologna. In particolare nel servizio urbano non è avvenuto nessun acquisto tra il Dicembre 2009 ed il Luglio 2015, una considerazione da cui emerge come al tempo abbiano completamente egemonizzato tale realtà la flotta costituita da ben 52 esemplari MAN NL 343 alimentati a gas GPL, l’attuale vero simbolo del trasporto urbano reggiano.

Proviamo dunque a fare una passeggiata tra gli urbani e successivamente nella seconda parte ci dedicheremo agli extraurbani... (tutte le fotografie sono del 10 ottobre 2015).

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Foto 001: quando si esce dalla Stazione AV di Reggio Emilia MedioPadana si ha l’impressione di essere in Europa: camminamenti coperti, il trenino TPER per il centro arriva in perfetto orario e la fermata è integrata... ed addirittura sui servizi urbani colleganti tale stazione troviamo impegnati gli ultimi arrivati, ovvero i 10 esemplari Solaris Urbino 12 serie 1838/1847 immatricolati a fine Luglio 2015 anche se presentati alla cittadinanza all’incirca a metà Settembre scorso. In servizio da poco meno di un mese dunque, troviamo la matricola 1846 mentre come linea 9 effettua capolinea presso la Stazione AV, in un clima decisamente rilassato e veramente stupefacente, tanto che quasi ci si scorda di essere in Italia.

Foto 002: tali macchine sono una vera e propria ventata di novità visto che non giungeva più un urbano sin dal Dicembre 2009 e di fatto tali vetture rappresentano due scelte aziendali: la prima è quella che sostanzialmente afferma “basta con il GPL” dopo aver insistito con tale alimentazione con oltre 50 vetture, la seconda è che si tratta dei primi veri urbani grossi che giungono in città ormai dal lontano 2005, tanto che dunque per un decennio non abbiamo avuto nessun nuovo arrivo se non una coppia sparuta di medi Europolis e solo piccoli Sprinter di due tipi differenti. La matricola 1847, ultima della serie, è ritratta alla Caserma Zucchi come linea 9 diretta a Fogliano, sullo sfondo la nuova pensilina della fermata più importante in città, ove transitano 8 linee urbane in entrambe le direzioni.

Foto 003: molto saggiamente le 10 nuove vetture l’azienda le ha immesse in servizio sulle linee 5 e 9, guarda caso i due servizi toccanti la Stazione AV MedioPadana posta sulla linea AV Milano – Bologna. Le due linee toccano entrambe le Stazioni (sia l'originale che la AV) tuttavia solo la linea 9 transita anche dalla fermata principale della Caserma Zucchi, come mostrato nella precedentemente immagine. Tali vetture montano un motore DAF sostanzialmente meno potente di quello montato ad esempio sugli esemplari in servizio a Milano per conto ATM, sulle quali è presente un più pesante e prestante Cummins. La matricola 1843 è ritratta in Piazza Marconi, la Piazza della Stazione “storica”, edificio ben brutto rispetto ai canoni tradizionali di FS, in seguito anche a ricostruzione nel secondo dopoguerra.

Foto 004: un piccolo gruppo di vetture dodecametriche si scosta completamente dalla tradizionale evoluzione del parco bus urbani di SETA Reggio Emilia, sia come fornitore che come livrea. BMB BredaMenarinibus infatti non ha mai avuto fortuna nella storia dell'urbano di Reggio Emilia sostanzialmente egemonizzato da CAM Autodromo e MAN con piccoli inserti di Mercedes ed Irisbus. L'azienda di Bologna nell’ultimo quarto di secolo è riuscita a piazzare solo 6 esemplari BMB M 240 LU che tra l’altro non hanno mai ricevuto la livrea aziendale reggiana applicata spesso su macchine più anziane. La matricola 1595 diretta come linea 2 a Rubiera sul Viale Duca degli Abruzzi incontra il giovane Urbino matr. 1838 nei pressi della fermata ferroviaria di Porta Santa Croce, osservata dai soli treni TPER.

Foto 005: nell’ultimo decennio il vero e proprio simbolo del trasporto pubblico urbano di Reggio Emilia è il MAN NL 243 GPL alimentato a gas GPL ed al tempo commercializzato in parte da CAM Autodromo. Si tratta di ben 52 esemplari consegnati in tre serie distinti giunte a Reggio tra il Maggio e Giugno 2003 (1° serie di 20 esemplari), nel Novembre 2003 e Gennaio 2004 (2° serie sempre di 20 esemplari) ed infine nel Novembre 2005 (3° serie di 12 esemplari). La matricola 1606 è la capostipite di tutti ed appartiene alla prima serie classificata nel gruppo 1606/1625, la incontriamo in servizio sulla linea 11 presso il capolinea centrale della Caserma Zucchi, già ex Autostazione extraurbana prima che il tutto venisse spostato alle spalle della Stazione RFI. La macchina presenta la livrea originale con la quale...

Foto 006: ....con la quale queste vetture vennero consegnate. Recentemente tali vetture (soprattutto quelle di 1° serie) sono evidentemente sottoposte ad una piccola revisione o processo di ringiovanimento che comprende anche una semplificazione della livrea. Sempre alla Caserma Zucchi possiamo mettere a confronto le due versioni della livrea stessa grazie all’accodamento tra due vetture: la matricola 1620 in servizio sulla linea 1 mostra una semplificazione della veste sia se la confrontiamo con la retrostante matricola 1645 sia se la confrontiamo con la precedente matricola 1606. Infatti se notate le tre vetture presentano tre versioni differenti della livrea, in particolare si sta eliminando lo sberleffo laterale sulla fiancata, ormai completamente bianca nella parte inferiore del veicolo.

Foto 007: ulteriore dimostrazione la abbiamo con la matricola 1624 sempre appartenente alla prima serie della Primavera del 2003. A distanza di oltre 12 anni tali vetture iniziano a sentire il logorio del tempo anche se di certo “lavorare” a Reggio Emilia per una macchina non è così stressante lavorare come a Milano, Genova, Roma o Napoli. Uno dei principali problemi di tali vetture è che le varie griglie (tra cui sicuramente quella osservabile in foto, dopo la terza porta della vettura) spesso in Autunno si intasano di fogliame e sporco rendendo difficoltosa e rumorosa la gestione del veicolo. Sinora nessuna vettura sembra esser perita prematuramente, tuttavia è abbastanza chiaro che l’azienda ha abbandonato la strada dell’alimentazione a GPL, così come d’altronde AIM Vicenza, gemellata nella scelta...

Foto 008: in rappresentanza della 3° serie, inseriamo quest’immagine della matricola 1726. Ai tempi nel Gennaio 2004 l’azienda reggiana aveva in dotazione già 40 esemplari di questo genere ed evidentemente si deve essere trovata ben bene se successivamente si è vista arrivare una ulteriore serie di 12 esemplari (gruppo 1715/1726), tutti immatricolati ad inizio Novembre dell’anno 2005. Per anni infatti sia ACT/SETA Reggio Emilia che AIM Vicenza sono state le due culle dell’alimentazione GPL in Italia, attecchita limitatamente anche per conto TRAM Rimini e GTM Garbagnate (MI), oltre a forti tracce in COTRAL Lazio. Nel caso di Vicenza e Reggio Emilia tuttavia la leggenda vuole che le due aziende sono passate al GPL poiché nelle due aziende si dice sia "transitato” lo stesso Direttore di Esercizio... La nostra matricola 1726 è “numericamente” proprio l’ultima vettura consegnata con il numero più alto, alla stessa stregua della capostipite 1606 precedentemente ritratta.

Foto 009: la flotta dei metano GPL spesso è stata soggetta a pellicolature integrali pubblicitarie, come ad esempio ci mostra la matricola 1724 colta sulla linea 6 e dotata di una pellicolatura integrale dedicata ad un noto marchio automobilistico. La vettura curiosamente di fondo riprende il colore della livrea della parte superiore, donando a tutti gli effetti un piacevole aspetto al veicolo anche se molti in città penseranno magari che l’autobus sia un Alfa Romeo!. La vettura è diretta alla fermata della Caserma Zucchi, ove è stato completamente rivisto il piazzale, ampliato il parcheggio, realizzato una pensilina importante dato che tale fermata di fatto è al servizio dell’intero centro storico.

Foto 010: in piena area pedonale, nel cuore di Reggio Emilia a pochi passi da Piazza Prampolini (la via sullo sfondo di fatto è la Via Emilia originale...) incontriamo una delle macchine piccole utilizzate per i servizi Navetta, in particolare stiamo parlando della Navetta E collegante il centro storico e pedonalizzato con il Parcheggio Volo lato Parma e con il Parcheggio Polveriera lato Modena. Tali servizi sono apprezzatissimi dai reggiani e poco prima di pranzo viaggiano praticamente “imballati”, da citare anche le Navette G ed H. Per svolgere tali servizi è presente una piccola flotta di Mercedes 616 Sprinter carrozzati Noge, si tratta del gruppo 1732/1736, 5 macchine del Settembre 2006. La matricola 1735 è ritratta in Piazza Battisti sulla Navetta E diretta al Parcheggio Volo.

Foto 011: il secondo genere di macchina con la quale vengono svolti i servizi precedentemente descritti è il classico Mercedes O515 Sprinter New, il quale insieme al citato Sprinter Noge ed ad una coppia di Europolis sono gli unici due tipi di urbani che sono giunti a Reggio Emilia dall’Estate 2002 ad oggi e che non siano GPL!. In particolare questi piccoli Sprinter sono stati consegnati in 12 macchine in un arco compreso tra l’Ottobre 2007 ed il Dicembre 2009 in quattro sottoserie differenti. Vengono assegnate ai servizi Navette come ci mostra la matricola 1760 appartenente alla seconda sottoserie 1754/1760 del Febbraio 2008. La nostra è impegnata sulla Navetta H nei pressi della Porta San Pietro.

Foto 012: ancora nel servizio del Sabato sono ben presenti i classici CAM Autodromo Busotto, ben diffusi nella realtà reggiana in quanto al tempi di ACT Reggio Emilia la carrozzeria modenese è stata il principale fornitore di autobus in città per un buon decennio, se non di più. A Reggio i Busotto sono classificabili sia come urbani che suburbani, per ora occupiamoci dei primi. Ben 23 esemplari di tal genere sono giunti nell’era di SETA Reggio Emilia, la nostra matricola 1509 colta sulla linea 2 nei pressi della Caserma Zucchi appartiene al lotto 1506/1509 ed in particolare proprio la nostra ritratta in immagine è entrata in servizio nell’Aprile 2000. Meno fortuna avranno 2 esemplari dotati di alimentazione GPL, probabilmente fermi o comunque sicuramente non osservati in quest'ultimo nostro passaggio.

Foto 013: a Reggio Emilia sono presenti due mosche bianche, completamente fuori da ogni logica e tanto estranee da sembrare due pesci fuor d’acqua. Nell’Aprile 2005 Irisbus ha consegnato in città due esemplari 203E.9.26 Europolis ad alimentazione tradizionale, classificati successivamente come matricole 1701 e 1702. Tali vetture ormai da diverso tempo sono utilizzate sulla Navetta G collegante il Parcheggio Foro Boario  a Nord con il Parcheggio Le Querce a Sud, con un percorso all’incirca parallelo al Torrente Crostolo. La matricola 1701 è ritratta in Via Mazzini mentre sta per effettuare una delle fermate più centrali della linea, in questo momento si trova all’interno del cosiddetto “rombo” che costituisce il centro storico di Reggio Emilia.

SETA REGGIO EMILIA: E QUALCHE PICCOLA NOVITA' NELL'EXTRAURBANO

Passiamo ora al settore extraurbano di SETA Reggio Emilia ove le principali novità nell’ultimo lustro riguardano l’arrivo di alcuni Setra e di curiosi Irisbus Arway a quanto pare ex Germania. Da notare un aspetto curioso: siamo tornati a Reggio Emilia esattamente “10 anni e due giorni” dopo la nostra seconda visita in città.

Tutte le fotografie sono del 10 ottobre 2015.

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Foto 014: procediamo in mero ordine numerico occupandoci ora della versione suburbana del tradizionale CAM Autodromo Busotto. In quest’ caso l’azienda modenese nel Febbraio 1999 ha fornito 5 esemplari suburbani i quali al tempo vennero numerati da 475 a 479. In seguito negli anni successivi l’azienda decise di anteporre alla matricola originale un numero che contraddistingue l'allestimento ovvero 1 per gli urbani, 2 per i suburbani e 3 per gli extraurbani. In tale modo i nostri divennero i suburbani 2475/2479 ed una vettura del gruppo, peraltro tutti dotati di 3 porte, non ha avuto nemmeno la fortuna di giungere nella nuova era SETA Reggio Emilia dato che la 2478 si è persa per strada. La matricola 2477 è ritratta in arrivo in Autostazione, alla fin fine non manca tanto alla pensione, anzi...

Foto 015: sebbene al Sabato vi siano meno corse e nonostante i tagli imposti dai costi di esercizio, ci stupisce che un’azienda grossa ma ben grossa come SETA (avente in carico ben tre realtà emiliane ovvero Piacenza, Modena e Reggio Emilia) debba ancora immettere in servizio anche al Sabato proprio una macchina del... 1988!! La matricola 3414 è infatti un Iveco 370S.12.30 carrozzato Menarini C11/S, è uno degli ultimi sopravvissuti dell’originale serie 3414/3422 ovvero 9 macchine consegnate nell'Estate 1988 ove una si è persa per strada prima della nascita di SETA (matr. 3421) mentre le unità 3415, 3420 e 3422 sono perite durante l’anno 2014. Dunque è probabile che è l’ultima volta che la incontriamo, un degno saluto ad un leone del trasporto extraurbano.

Foto 016: passano gli anni anche per un altro degno rappresentante del trasporto pubblico extraurbano: se in ACT Reggio Emilia in ambito urbano vi è stata sempre una certa egemonia negli ultimi trent’anni, possiamo dire che in campo extraurbano la stessa azienda ha spaziato raccogliendo a destra e a manca tra vari marchi tra cui Iveco / Irisbus, Volvo, Mercedes, De Simon e Setra. Gli Euroclass originali risultano essere almeno 11 esemplari realizzati come serie 440/451 durante la Primavera dell’anno 1996. Tuttavia solo 3 di essi risultano essere su meccanica 380.10.35 in taglia corta, ovvero il terzetto 449/451 in seguito divenuto serie 3449/3451 mediante anteposizione della cifra 3 alla matricola originale, la nostra 3450 è ritratta in un momento di pausa in Autostazione.

Foto 017: per una volta facciamo un “barbatrucco” ed inseriamo una foto in un’altra foto, per dimostrare a volte quanto un veicolo, già di per sé abbastanza raro, possa cambiare volto nell’arco di 10 anni e 2 giorni. SETA Reggio Emilia ha in dotazione due rari esemplari Mercedes O 404 13RH carrozzati Dalla Via con il raro modello Giotto in versione corta. Queste due macchine sono giunte a noi come matricole 3541 e 3542 e sono in servizio ormai dal Novembre 2000. Proprio il giorno 8 Ottobre 2005 la incontrammo in sosta presso la Caserma Zucchi presso il Centro Storico (vedi foto nel riquadro), ora dopo esattamente 10 anni e 2 giorni il giorno 10 Ottobre 2015 la ritroviamo presso la nuova Autostazione. Curiosamente la vettura è ben cambiata avendo ricevuto una nuova fanaleria (analogamente a quanto è capitato a molti Palladio di padroncini...) ed ha perso il colore blu ministeriale sul frontale.

Foto 018: la carrozzeria De Simon non ha mai avuto grossa fortuna in Emilia Romagna vuoi forse perché terra foriera di numerose altre carrozzerie tra cui Menarini, CAM Autodromo e Orlandi, tanto per fare qualche nome. Eppure Reggio Emilia ha sempre avuto una piccola rappresentanza di De Simon, negli ultimi tempi in particolare grazie a 5 esemplari Scania De Simon Intercity IN 3 immatricolati nell’Aprile 2002 e classificati come serie 3575/3579. Incontriamo proprio l’ultima matricola della piccola serie mentre sosta presso l’Autostazione, anche in questo caso con una livrea “rinfrescata” e semplificata rispetto a quella effettivamente applicata in origine. Da segnalare la prematura dipartita della matricola 3577, incendiata in data imprecisata.

Foto 019: trascorre il tempo ed arriviamo ad uno dei veicoli “simbolo” del trasporto pubblico extraurbano nella bassa reggiana e nell'Appennino conseguente: la sottorete reggiana di SETA ha in dotazione ben 42 esemplari Mercedes O 550 Integro originali classificabili in ben 5 sottoserie consegnate tra il Dicembre 1998 e l’Ottobre 2005 quando in realtà due anni dopo le stesse macchine di quest’ultima serie del 2005 passarono lo scettro di più giovani agli eredi Integro New del 2007. La matricola 3631 appartiene alla serie più numerosa ovvero la terza, a sua volta suddivisibile nel primo lotto 3580/3589 del Marzo 2002 e nel secondo lotto 3626/3633 del Maggio 2003, alla quale appartiene quest’ultima, ritratta in sosta in Autostazione.

Foto 020: i classici e consueti Mercedes O 530 Citaro a Reggio Emilia non hanno mai avuto fortuna in quanto hanno trovato solo spazio esiguo in campo interurbano senza mai conquistare un posto in città e neanche nel settore suburbano. La loro unica presenza è legata alla serie 3661/3668 ovvero 8 macchine consegnate ed immesse in servizio dopo l’Aprile 2004. Rimaste sempre in sordina non era raro incontrarle anche impegnate sulle linee ex ACT gravanti su Parma e spesso si poteva incontrare qualche esemplare nei pressi del deposito TEP in zona Cimitero della Villetta. La matricola 3668 sosta poco fuori la moderna Autostazione di Reggio Emilia, sebbene al Sabato all’interno di certo non manchi spazio...

Foto 021: nel Luglio 2005 sono giunti nella Provincia del Reggiano i primi tre esemplari extraurbani pure “extralong” ovvero 3 assi e lunghezza superiore ai 12m. Tali macchine risultavano essere 3 esemplari Setra S 317 UL i quali vennero immatricolati come serie 3707/3709 ed utilizzati sulle linee extraurbane di forza. Osservati in passato su corse dirette a Rolo e Carpi, in quest’ultimo caso troviamo la matricola 3709, ultima del terzetto, mentre sosta in Autostazione in attesa di effettuare una corsa diretta a Villalunga, località situata nel Comune di Casalgrande visto e considerato che a tutti gli effetti Villalunga risulta essere una frazione seppur del citato popoloso Comune, circa 19.150 abitanti, il quarto per popolazione nell’ambito della Provincia di Reggio Emilia.

Foto 022: gli anni scorrono e la allora ACT ci ricasca dopo qualche anno, evidentemente soddisfatta dei primi tre “extralong”: è il Febbraio 2011 e sulle strade reggiane si vedono arrivare ulteriori 3 esemplari, in questo caso si tratta di Setra S 417 UL prontamente immatricolati nella serie 3807/3809, curiosamente esattamente “cento numeri” dopo i loro predecessori ed progenitori. La matricola 3809 mostra tutta la sua differenza stilistica essendo nata circa 6 anni dopo i precedenti S 317 UL, la nostra è diretta a Viadana e sta arretrando per uscire da una delle postazioni a lisca di pesce della giovane Autostazione di Reggio Emilia, ben collegata con la Stazione e con Piazza Marconi, anche se in ambito Stazione si può fare ancora molto per migliorare il collegamento con il Sottopasso di stazione originale.

Foto 023: sono stati gli ultimi acquisti effettuati con la testa indipendente di ACT Reggio Emilia: nell’Aprile 2011 Irisbus tornava a consegnare macchine extraurbane a Reggio Emilia dopo un’astinenza durata oltre 12 anni, si tratta di 12 esemplari Irisbus Arway 12 (si noti la ricorrenza del numero 12) classificati come serie 3810/3821. La matricola 3816 è ritratta in arrivo in Autostazione mentre è in cerca dello stallo onde posizionarsi correttamente per effettuare una partenza in direzione di Viadana. Si badi bene che a tutti gli effetti si tratta di una corsa “interregionale” in quanto la destinazione come ben noto è una località lombarda situata in Provincia di Mantova e che conta ben 20.000 animelle...

Foto 024: passiamo a documentare quelli che risultano essere gli unici extraurbani acquistati completamente nuovi sotto la nuova era di SETA Reggio Emilia, ovvero appena 4 macchine nel corso di quattro anni, decisamente pochino rispetto ai confratelli piacentini e modenesi! La matricola 3825 appartiene al piccolo quartetto costituito da Irisbus Arway 10 “nani” serie 3822/3825 del Gennaio 2013, la incontriamo in un aspetto molto “belga” in quanto le strutture abbandonate sullo sfondo ricordano lontanamente molte immagini del passato ad esempio della triste località di Marcinelle, purtroppo troppo nota per fatti incresciosi. Il “nano biancorosso” si appresta ad effettuare una corsa per Sassuolo, si spera con un itinerario differente rispetto all’analogo treno di TPER in partenza poche decine di metri più in là...

Foto 025 e 026: gli ultimi arrivi in ordine di tempo nel settore extraurbano sono macchine nuove ma non del tutto nuove: nel Settembre e Novembre 2014 SETA Reggio Emilia ha immesso in servizio 10 esemplari Irisbus Crossway 12 originariamente realizzati tra gli anni 2008 e 2009 per la Germania, molto probabilmente per la Polizia tedesca ed a quanto pare prematuramente rispediti al mittente e ri-piazzati in Italia. Alcuni particolari di tali macchine sono in effetti curiosi come ad esempio i copri cerchioni bianchi o altri aspetti che possiamo notare nella immagine della matricola 3827 in sosta in Autostazione insieme alla 3836, quest’ultima risulta essere una undicesima unità giunta a Reggio solo nel Marzo 2015, la vettura extraurbana più giovane attualmente in servizio nella flotta. E sino a nuovi arrivi...


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