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RASSEGNA SUI MUSEU DEI TRASPORTI IN ITALIA
Articolo tratto da "Andata e Ritorno" mensile di LeNORD, anno 10 numero 8, ottobre 2008
Il più grande si trova a York, in Inghilterra, e con la sua ineguagliabile collezione di locomotive, materiale rotabile, documenti e testimonianze della storia ferroviaria inglese attira ogni anno 740mila visitatori.
Stiamo parlando dei musei ferroviari, istituzioni diffuse e apprezzate in tutto il mondo: del resto, la passione per il treno - il mezzo che più di ogni altro ha rivoluzionato il modo di viaggiare e invaso la sfera dell'immaginario - non conosce limiti né confini. Eppure, nel nostro Paese, i musei dedicati al treno e ai mezzi di trasporto in generale sono una rarità e spesso (salvo alcune fortunate eccezioni) sopravvivono esclusivamente grazie al contributo e all'impegno di pochi volontari.
Ecco i principali:
Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci - Milano (www.museoscienza.org)
Al Museo della Scienza e Tecnologia di Milano è possibile ripercorrere l'intera storia dei trasporti, a partire dalla ruota fino agli aerei con motore a reazione. La sezione dedicata al trasporto ferroviario, ospitata in una stazione di fine '800 ricostruita, presenta cento anni di evoluzione del trasporto su rotaia a partire dalla seconda metà del secolo scorso. In mostra alcuni mezzi della storia del trasporto pubblico lombardo - un tram a cavalli (1885), il mitico Gamba de Legn (1909) che collegava Milano con Trezzo d'Adda e uno dei primo convogli delle Ferrovie Nord Milano - oltre a diverse motrici a vapore prodotte in Italia tra la fine dell'800 e la metà degli anni '30 e a una serie di motrici elettriche in funzione fino agli anni '60.
Museo Ferroviario Piemontese - Savigliano (CN) (www.museoferroviariopiemontese.com)
Costituita nel 1978, l'Associazione Museo Ferroviario Piemontese è proprietaria di diverse locomotive, solo in parte esposte nella sede di Savigliano (CN).
Il cuore del museo è rappresentato dalla piattaforma girevole, raro pezzo di archeologia industriale risalente agli anni Dieci. Queste piattaforme nacquero insieme alle prime ferrovie per far girare le locomotive a vapore, che erano unidirezionale; successivamente furono usate anche per distribuire le locomotive e le carrozze su diversi fasci di binari. Per la gioia degli appassionati di modellismo, il museo ospita anche un enorme plastico digitale che permette di pilotare un numero qualsiasi di convogli e utilizza un sistema di circolazione perfettamente fedele a quelle reali.
Museo Europeo del Trasporti (Museo Ogliari) Ronco (VA) (www.museo-olgliari.it)
Già dal cartello esposto all'entrata (che informa che l'ingresso è gratuito, perché "il diritto della cittadino alla cultura è sacro e non può essere discriminato economicamente") traspaiono la passione e la dedizione con cui il poliedrico fondatore del museo, lo storico e scrittore Francesco Ogliari, si è dedicato nel corso di una vita a studiare il mondo dei trasporti. Il museo di Ranco permette di ripercorrere, in tre ore di visita, tre secoli di trasporti, dai tempi del cavallo alla conquista dello spazio.
Vi è anche una ricca biblioteca con oltre 20.000 libri, documenti e fotografie dedicati ai trasporti in Italia e nel mondo.
Museo Nazionale dei Trasporti La Spezia (www.museonazionaletrasporti.it)
Grazie alla collaborazione tra un gruppo di studiosi e appassionati e l'azienda di trasporto pubblico spezzina (ATC), nel 1986 è stata fondata l'associazione "Museo Nazionale dei Trasporti", con lo scopo di "reperire, restaurare e conservare veicoli significativi nel panorama del trasporto pubblico italiano", svolgendo nel contempo un'azione educativa e promozionale. La sezione ferroviaria, inaugurata nel 1991, si occupa anche di promozione turistica: a tale scopo è stata restaurata una locomotiva a vapore Gr 740-278 del 1920, che viene impiegata per organizzare percorsi su convogli storici attraverso caratteristici paesaggi della Lunigiana e della Garfagnana.
Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio - Trieste (www.retecivica.trieste.it/museofer)
Gestito esclusivamente da volontari, si trova nel terminal viaggiatori della stazione ferroviaria di Trieste Campo Marzio, in disuso dal 1959. Aperto al pubblico dal 1984, il museo ospita una collezione permanente, allestita in quelle che furono le sale d'aspetto e nei locali attigui, nonché mostre a tema e manifestazioni. All'esterno sono raccolti sui binari numerosi rotabili storici non più circolanti, non solo di origine italiana ma anche austriaca, ungherese e germanica, testimonianza della particolare storia ferroviaria della regione, le cui vicende risalgono all'impero asburgico. I temi illustrati nel Museo sono: i rotabili, il"movimento", le infrastrutture, le tranvie, gli apparati di sicurezza.
Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa - Napoli (www.microsys.it/pietrarsa)
L'unico museo ferroviario del Sud Italia ha riaperto i battenti nel 2007, dopo un lungo periodo di chiusura. Situato lungo la Napoli-Portici, la prima linea ferroviaria italiana (1839), il museo sorge su uno dei più importanti siti di archeologia industriale italiani: qui, infatti, nel 1843, Ferdinando II di Borbone fondò il Reale Opificio meccanico, pirotecnico e per le locomotive, il più antico polo industriale della Penisola. nel 1975 le Ferrovie dello Stato decisero la dismissione di ogni attività in questa fabbrica, lasciando in eredità un complesso imponente di edifici e capannoni di notevole valore architettonico: inaugurato nel 1989, il museo si sviluppa su una superficie di 36.000 mq e ospita locomotive a valore ed elettriche, carri e carrozze, plastici e arredi, strumenti e apparati tecnologici. Il pezzo più pregevole è la Carrozza 10, realizzata nel 1928 dalla Fiat per il treno reale, con soffitti in oro zecchino e plafoniere in cristallo di Murano.