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Libealizzazioni TPL: a Roma è bufera su Tevere TPL

sintesi di Christian Bizzi; fonte dati: "Il Sole 24 Ore Trasporti" del 28 maggio - 9 giugno 2007

 

A Roma si è scatenata una vera e propria bufera sulla TEVERE TPL, la Società per Azioni che ha vinto le gare per le linee periferiche di autobus urbani della capitale.

Dai controlli effettuati sono emersi scarsa manutenzione dei veicoli, anzianità del parco veicolare, nonché sporcizia e insicurezza. I lavoratori hanno proclamato otto scioperi in otto mesi per riuscire ad ottenere l’equiparazione salariale con i colleghi di TRAMBUS, l’azienda di tpl di proprietà del Comune di Roma.

Il presidente della commissione speciale per la qualità e sicurezza sul lavoro, Fabio Nobile, chiede la rescissione del contratto, mentre l’Agenzia per la mobilità del Comune che ha gestito la gara, è stata incaricata di redigere un altro rapporto da presentare entro il mese di giugno. L’assessore alla Mobilità romana, Mauro Calamante, vuole trovare una soluzione al disagio salariale dei dipendenti cercando di reperire delle risorse, mentre prima di rescindere un contratto occorre applicare le sanzioni previste a causa delle inadempienze.

La TEVERE TPL è una società consortile composta da SITA, APM ESERCIZI, ARPA e COTRI, che nel 2005, essendo l’unica rimasta in gara, ha vinto l’assegnazione di 26,5 mln di bus\km (76 linee) subentrando a se stessa nelle periferie romane per un corrispettivo di 188,5 mln\€ l’anno.

L’agitazione scatenata dai conducenti di TEVERE TPL è per via delle retribuzioni troppo basse, infatti viene applicato il minimo previsto dal contratto collettivo nazionale, mentre i colleghi di TRAMBUS ricevono una serie di indennità, tra cui ancora quella legata al Giubileo, in grado di gonfiare di un terzo la busta paga.

TEVERE TPL si difende con il direttore generale Marco Scialone, che sostiene di avere un contratto con l’Agenzia per la mobilità del Comune e lo si deve rispettare, aggiungendo che l’azienda è privata e non comunale. Il direttore generale ammette che ci sono delle inadempienze, ma che non dipendono dall’azienda e non così gravi da giustificare la rescissione del contratto. TEVERE TPL incassa 2,36 €\km per gestire il servizio.
 

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