TT (Trieste Trasporti) - Trieste
TRENOVIA TRIESTE - OPICINA
I ROTABILI
Testo di Alessio Pedretti, da fonti reperite nella
rete - Fotografie di Alessio Pedretti - Rielaborazione web di Alberto Viscardi
Il parco macchine inizialmente era composto da 8 vetture a due assi
chiamate "Union", costruite nel 1901 per la parte elettrica dalla fabbrica Österreichische Union Elektricitats Gesellschaft di Vienna
e per la parte meccanica dalla Weitzer Waggon Fabrik di Graz. Erano numerate da 1 a 8 e rimasero in servizio fino al 1935 quando furono sostituite dalle
vetture OMS-TIBB. Durante tutta la Prima Guerra Mondiale una vettura "Union", di cui non è nota la matricola, fu adattata a tram soccorso ed attrezzata con
barelle per il trasporto dei feriti dall'altopiano carsico all'Ospedale Maggiore di Trieste. |
In occasione della ricorrenza dei 90 anni della trenovia nel 1992, la vettura 411 è stata restaurata per servizi riservati (matrimoni, commemorazioni, turismo, ecc.), resa nuovamente marciante ed ha nuovamente ricevuto lo "storico" numero 1, con tanto di apparecchiature ed allestimenti del 1902, tranne alcuni particolari forzatamente più moderni (sedili dei passeggeri, piattaforme di guida chiuse, due porte di accesso, illuminazione interna/esterna e pantografo). La numero 1 è ora la vettura tranviaria più "anziana" ancora marciante in Italia e tra le più anziane in Europa. |
Quando la gestione passa a TT Trasporti nel 2001, il centenario della trenovia è alle porte. Il nuovo gestore, in collaborazione con ACT che è ancora proprietaria di entrambe le motrici storiche, intraprende nel 2002 il restauro della seconda unità, assegnandole anche lo "storico" numero 6. Rimasta allo stato originale e ferma all'aperto dal 1984 su un binario morto del Museo Ferroviario di Trieste Campo Marzio, necessitava di un radicale intervento di recupero sia nella parte meccanica che nella carrozzeria. L'intento era renderla funzionante nel più breve tempo possibile, per poterla utilizzare in coppia con l'altra motrice per corse speciali. |
L'attuale parco è composto da sei vetture a carrelli, costruite dalle OMS Stanga di Padova per la carrozzeria e dal TIBB di Milano per l'equipaggiamento elettrico. Esse assunsero matricole a partire da 101 e furono consegnate in due periodi distinti: le vetture serie 101/105 furono consegnate nel 1935, le vetture 106 e 107 furono costruite durante il periodo autarchico nel 1942. |
Queste ultime differiscono dalle precedenti per alcune caratteristiche: le
panche interne sono costruite a doghe di legno, mentre le altre vetture hanno le panche realizzate in un unico pezzo ricoperto in sky di colore rosso o
verde; i controller in origine (ora non più in quanto le manutenzioni succedutesi hanno "rimescolato" la disposizione sulle vetture marcianti) erano
costruiti con materiali più poveri, quali ghisa e cartone isolante, contro il bronzo e la seta impregnata delle precedenti. I finestrini esterni sono
squadrati mentre sulle altre vetture sono arrotondati ed infine le due vetture non hanno le prese d'aria sopra ogni finestrino. |
La vettura 405 è stata revisionata ed equipaggiata con un sistema di azionamento a chopper realizzato da Ansaldo. Questa apparecchiatura consente anche il recupero di energia elettrica in fase di discesa, come avveniva dal 1902 fino all'aprile del 1928. Il sistema sperimentale ha avuto un positivo riscontro e ne è prevista l'estensione a tutte le unità in servizio. |
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