11.03.2021: PORTE APERTE AL CANTIERE "BENGASI" DELLA METRO TORINESE
Testo a cura di Alice La Serra - Fotografie a cura di Christian Bizzi
Informazioni tecniche e fotografie tratte dal sito di INFRA.TO (www.infrato.it

- Articolo del 26.05.2021 -

Siamo ormai al traguardo: il 23 Aprile 2021 si è inaugurato il prolungamento della metropolitana torinese della Linea 1 in direzione Sud. Dopo 10 anni di lavori (l'inizio dei cantieri nel primo semestre del 2011) finalmente l'asse di Via Nizza vede allungare la tratta sud della linea con due nuove stazioni: ITALIA 61 e BENGASI per un totale di 1,9 km.

Nel mese di Marzo 2010 - quando venne lanciata la gara per l'affidamento dei lavori - avevamo appreso dal sito di Gruppo Torinese Trasporti che il costo della tratta ammontava a poco più di 193 mln di euro così ripartiti: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha contribuito con 111 milioni e 100 mila euro, la Regione Piemonte con 35 milioni, la Città di Torino con 40 milioni e Gruppo Torinese Trasporti con 7 milioni 400 mila euro.

Prima dell'apertura, INFRA.TO Infrastrutture per la Mobilità  e la Circoscrizione 8 del Comune di Torino, hanno organizzato (su prenotazione) una serie di aperture al pubblico alle stazioni: i Giovedi  11, 18  e 25 Marzo alle ore 10.30 e alle ore 11.30 per visitare il cantiere "BENGASI", mentre Venerdi 26 Marzo dalle ore 15.00 alle ore 18.00 e Sabato 27 Marzo con lo stesso orario per visitare rispettivamente le stazioni "ITALIA 61" e "BENGASI". Un'anteprima purtroppo sfumata dalle restrizioni regionali dovute al periodico pandemico Covid-19 che ha visto la Regione Piemonte entrare nella "Zona rossa" costringendo l'organizzazione a sospendere le visite. La redazione di TPLITALIA è riuscita ad introdursi nell'unica giornata utile, ovvero l'11 Marzo. Diamo quindi uno sguardo alle fotografie scattate poco più di un mese prima dell'apertura ufficiale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il fabbricato antistante all'ingresso della Metropolitana (ben visibile nella prima fotografia in alto), costruito a partire dal 1912 rappresentava gli uffici della cinta daziaria torinese. L'edificio si è voluto salvaguardare ed è ora in ristrutturazione - come osserviamo dalla fotografia che segue - rivestito da un'impalcatura riportante in bell'evidenza il simbolo della Metro.

Citiamo anche qualche dato tecnico tratto dal sito di Infra.To (www.infrato.it).

Il tracciato di 1,9 km da Lingotto a Bengasi è costato quasi 60mln di euro e comprende: 2 stazioni, 2 pozzi di ventilazione di intertratta (pozzo 22 e pozzo 23 nelle fotografie sottostanti) e 1 pozzo terminale di fine tratta ubicato oltre 200 metri dopo la stazione finale "Bengasi" lungo Via Sestriere a Moncalieri.

La realizzazione della parte di tunnel terminale permette l’inversione dei treni nel retrostazione oltre Bengasi (come già avviene al capolinea opposto di Fermi), nel tratto compreso tra la stazione stessa ed il pozzo terminale. Questa soluzione permette di sfruttare appieno sia la stazione (attualmente a Lingotto si utilizza una sola banchina) che le potenzialità del sistema Val: nelle ore di punta è possibile garantire una frequenza dei treni ogni 69 secondi. La lunghezza del tratto in questione consente oltre l’inversione anche il parcheggio di 4 treni, pronti ad entrare in linea ad inizio servizio o a seconda delle variazioni dei flussi di utenti.

La parte terminale della linea è stata progettata per consentire in futuro un’eventuale prolungamento della metropolitana verso i comuni di Nichelino e Moncalieri.

Il progetto della stazione “tipo” è stato elaborato sulla base della Carta dell’Architettura e recepisce le linee guida assunte ed adottate per la tratta in esercizio con criteri semplici e rivolti all’utenza e continuità con le stazioni già in essere: percorsi brevi, massima visibilità e completa percezione dei volumi interni (dal piano atrio si può vedere la banchina e viceversa).

La stazione “tipo” ha pianta rettangolare, un’unica linea di controllo, una lunghezza di 60 m e una larghezza di 19 m. Un tunnel vetrato attraversa da un capo all’altro il volume della stazione e separa i binari dalla banchina garantendo sicurezza e confort psicologico ai passeggeri.

L'intero tratto è stato scavato con TBM (la talpa di nome Masha che vediamo in foto)

I criteri di progetto generali adottati per la galleria di linea sono: galleria circolare con diametro interno nominale di 6,60 m e diametro interno di 6,80 m.

Il sistema, tecnologicamente avanzato ha richiesto l’impiego di frese scudate a piena sezione (Tunnel Boring Machine: TBM a fronte pressurizzato), con diametro di scavo pari a 7,70m (area di scavo uguale a 46,5m2), conseguente ad un diametro interno della galleria di 6,80m.

Vediamo la fotografia della talpa "Macha" in arrivo alla stazione LINGOTTO da Piazza Bengasi.

Nella successiva fotografia rivediamo "Masha" durante le operazioni di smontaggio alla stazione BENGASI nel 2017.

Ed ecco il tracciato completo della linea, comprensivo del tratto in costruzione nella zona Ovest verso Rivoli (da Fermi a Cascine Vica), in corso di realizzazione.

PER VEDERE ULTERIORI FOTOGRAFIE DEL CANTIERE E DELL'INAUGIRAZIONE CON LE AUTORITA'
VISITATE IL SITO DI INFRA.TO :
https://www.infrato.it/

VISUALIZZA IL PORTE APERTE ALLE STAZIONI DANTE, CARDUCCI, SPEZIA E LINGOTTO DEL 2009

VISUALIZZA IL PORTE APERTE AL DEPOSITO\CENTRALE OPERATIVA DI COLLEGNO DEL 2009

VISUALIZZA IL PORTE APERTE AL DEPOSITO\CENTRALE OPERATIVA DI COLLEGNO DEL 2008

VISUALIZZA IL PORTE APERTE AL DEPOSITO\CENTRALE OPERATIVA DI COLLEGNO DEL 2006