MEMOBUS 2010 (WWW.MEMOBUS.COM)
Testo e fotografie a cura di Christian Bizzi
- Articolo del 20.04.2010 -

A grande richiesta ritorna MEMOBUS; una visita inconsueta con autobus GTT nei luoghi della memoria torinese. Sparse per la città spuntano numerose testimonianze dei diversi momenti della lora storia: dai palazzi aulici ai monumenti famosi trasformati o cancellati dalla città. Grazie al MEMOBUS, alcuni di questi luoghi tornano alla memoria dei torinesi.

Un viaggio insolito della durata di 2 ore a cura dell'Associazione di promozione culturale TERRADELFUOCO (www.terradelfuoco.org), del MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA, DELLA DEPORTAZIONE, DELLA GUERRA, DEI DIRITTI E DELLA LIBERTA' di Torino (www.museodiffusotorino.it) e di GRUPPO TORINESE TRASPORTI (www.gtt.to.it).

La redazione di TPLITALIA.IT non poteva mancare all'edizione 2010; non possiamo non complimentarci con i tre giovani attori dell'Associazione Terradelfuoco che con semplicità e bravura hanno fatto rivivere agli spettatori alcuni momenti passati nei luoghi della memoria storica torinese:  il rifugio antiaereo di piazza Risorgimento, le carceri "Le Nuove" ed il Sacrario del Martinetto. Un ringraziamento anche al conducente GTT che, con perfetto sincronismo con le scene simulate dagli attori, ha trasportato i visitatori nei vari punti programmati.

Vi consigliamo una visita entro il 6.6.2010, con prenotazione obbligatoria al Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino, in corso Valdocco 4a (telefono: 011.4361433). Il calendario completo degli eventi 2010 è disponibile sul sito internet del MEMOBUS (www.memobus.com).

Breve sintesi fotografica della giornata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“La memoria conta veramente –per gli individui, le collettività,
le civiltà- solo se tiene insieme l’impronta del passato e il progetto
del futuro, se permette di fare senza dimenticare ciò che si voleva
fare, di diventare senza smettere di essere, di essere senza smettere
di diventare”. Italo Calvino

WWW.MEMOBUS.COM