ESERCIZIO GTT 2018-2019: ECCO COME DOVREBBE Dal sito di Gruppo Torinese Trasporti (www.gtt.to.it) apprendiamo come GTT e Comune di Torino vogliono modificare l'esercizio urbano e suburbano a partire dal 2018. Riportiamo dal sito GTT: "L'idea di base è dare più servizi laddove è dimostrato che c'è un effettiva richiesta di trasporto. Oggi abbiamo più informazioni sul reale utilizzo dei mezzi pubblici grazie ai dati di valutazione delle tessere BIP. Le bippature dei passeggeri consentono infatti nuove analisi sulle frequentazioni delle diverse linee". La prima fase saranno gli interventi. Si cercherà di aumentare le frequenze di passaggio delle principali linee su cui viaggiano la metà dei passeggeri complessivi di autobus e tram e di ottimizzare e razionalizzare le frequenze delle linee meno utilizzate. Infine si cercherà di individuare e attuare progetti specifici per aumentare la velocità commerciale delle linee di forza. Questa fase verrà attuata fin da subito ed entro la primavera 2018. La seconda fase, che invece verrà attuata in gran parte nel 2019, vedrà lo sviluppo di una nuova rete di trasporto secondo alcuni criteri che GTT riporta nel suo sito e che possiamo sintetizzare: VEDIAMO PIÙ DA VICINO LE VARIE NOVITÀ Le linee urbane e suburbane sono state suddivise in 4 fasce in base al numero di passeggeri trasportati mensilmente. LINEE ROSSE: 2 - 3 - 4 - 10 - 13 - 15 - 16 - 18 - 55 - 56 - 68 La seconda fascia vengono incluse quelle linee che trasportano complessivamente il 30% dei passeggeri complessivi, che sono rappresentate nella categoria arancione, ovvero: LINEE ARANCIONI: 5\5b - 9 - 11 - 17\17b - 33 - 35 - 36 - 42 - 49 - 52 - 57 - 58\58b - 60 - 61 - 62 - 64 - 67 - 71 - 72\72b - 75 In terza fascia troviamo le linee che trasportano il 15% dei passeggeri complessivi (categoria verde), ovvero: LINEE VERDI: 1 - 6 - 14 - 12 - 19 - 27 - 29 - 30 - 34 - 40 - 45\45B - 46 - 51 - 59\59B - 63 - 66 - 74 - 77 Infine, in quarta fascia, vengono incluse tutte quelle linee che trasportano solamente il 5% dei passeggeri complessivi (categoria blu), ovvero: LINEE BLU: 20 - 21 - 32 - 35N - 36N - 37 - 38 - 39 - 41 - 43 - 44 - 46N - 47 - 48 - 50 - 53 - 54 - 63B ECCO IL GRAFICO TRATTO DAL SITO INTERNET DI GTT (WWW.GTT.TO.IT) Riportiamo gli intervalli medi in minuti delle linee GTT nel mese di Febbraio 2017 e quelli aggiornati ad Ottobre\Novembre 2017. INTERVALLI MEDI IN MINUTI DELLE LINEE GTT (AGGIORNATI A FEBBRAIO 2017) INTERVALLI MEDI IN MINUTI DELLE LINEE GTT (AGGIORNATI A OTTOBRE\NOVEMBRE 2017) Lasciamo a voi ogni valutazione sull'argomento, ma senza entrare nello specifico possiamo affermare che siamo ben lontani dai traguardi raggiunti in passato, dove il servizio si incrementava senza tagliare; vi ricordate il progetto delle LINEE + che decollò proprio con la linea 13 (oggi in fascia rossa) e che ebbe un notevole successo con risultati soddisfacenti in breve tempo? Era il 6 Dicembre del 2008: il progetto venne poi accantonato a causa della forte crisi finanziaria che investì il settore del trasporto pubblico.
DAL SITO TRAM DI TORINO (WWW.TRAMDITORINO.IT) Vedendo come sono state classificate le linee sorgono molti dubbi, ad
esempio non si prende in considerazione il numero di passeggeri
rapportati a ogni chilometro percorso. Osservando la mappa della gerarchia delle linee la perplessità viene confermata: le linee suburbane a non venire pesantemente declassate sono quelle che si spingono verso il centro città, sintomo che probabilmente tali linee risultano essere più appetibili o perché vanno in centro direttamente o perché i (tanti) passeggeri del tratto cittadino risollevano le sorti dell’intera linea. Si viene così a creare un enorme paradosso nei princìpi enunciati a voce
e disattesi nei fatti: la scarsità di risorse ha imposto una
rivisitazione del paradigma, del modello, di concezione delle linee. Il
modello è quello delle linee forti (cioè molto frequenti e che
percorrono lunghi tratti della città) affiancate a linee cosiddette “di
adduzione”, vale a dire quelle linee tipicamente corte che hanno lo
scopo di convogliare passeggeri verso le linee di forza. Ebbene,
guardando la nuova gerarchia si scopre che la gran parte delle odierne
linee di adduzione vengono svilite nel loro intento con tagli molto
forti (il caso più eclatante è il 76, richiesto dal comune di Grugliasco
per portare le persone alla metropolitana, oltre che collegare
l’università). Un ultimo sguardo viene dato al progetto di ecorete, ovvero quella rete gestita con veicoli ecologici che dovrebbe quindi essere l’ossatura del sistema di trasporto Torinese. Escluse SFM, Metro e tram, le linee di bus elettrici sono: SE1, VE1, CP1 (ovvero la linea 37 più la linea CO1), l’1N e l’82 oltre a linee 6, 19, Star1 e Star2. Con l’eccezione delle linee 6 e 19 che sono classificate “verdi” (quindi terza fascia di importanza), tutte le altre sono linee “azzurre” di quarta fascia, con passaggi da 30 minuti l’uno. Quindi l’uso dei mezzi ecologici avverrà su linee per lo più periferiche e tutte poco frequenti, un ottimo esempio di come ammortizzare l’elevata spesa per dei veicoli elettrici la cui gestione dovrebbe costare meno a fronte di un esborso iniziale molto maggiore. Risulta quindi chiaro che le idee non solo sono poco chiare ma fondamentalmente presentano gravi errori di valutazione. Si attende quindi il prossimo piano industriale di Gtt per capire cosa voglia fare l’azienda del proprio futuro. NB: si ringrazia Alessio Sanna della Circoscrizione 1, per la consulenza e gli esempi. |