La Ferrovia Centrale Umbra è una linea a scartamento ordinario in
concessione, il cui tracciato si snoda quasi totalmente nel territorio della regione Umbria, lungo la valle del Tevere. Oggi la ferrovia appartiene alla
società "Ferrovia Centrale Umbra s.r.l.". Nel 1908 venne accordata alla privata Società per le
Strade Ferrate del Mediterraneo la concessione per la costruzione e per
l'esercizio della ferrovia, con trazione a vapore. In seguito gli enti
interessati presentarono al Governo un progetto preventivo per
l'elettrificazione della linea. Il progetto fu approvato l'11 febbraio 1911 e venne stipulata una convenzione per l'impianto
della trazione elettrica. La società A.E.G. Thomson Houston ritenne conveniente
la corrente
alternata monofase ad alta
tensione.
La costruzione ebbe inizio nel 1911 e il
12 luglio 1915 il tronco Terni-Umbertide fu aperto all'esercizio con trazione a
vapore. La guerra del 1915-1918 ritardò
l'elettrificazione della linea (a 11.000 Volt - 25 Hz) e solo nel 1920 il servizio a trazione elettrica iniziò sulla
Terni-Umbertide e poi sulla diramazione Ponte San Giovanni-Perugia. Nuovi locomotori iniziarono a sostituire, poco alla volta,
le locomotive a vapore che
rimarranno ad essere utilizzate per il trasporto merci. La ferrovia subì gravi danni durante
la seconda guerra mondiale e venne
ricostruita.
Nel 1956 l'alimentazione fu convertita a 3 kV cc, con conseguente adeguamento
dei mezzi di trazione. Il 25
maggio 1956 fu aperto il tronco
Umbertide-Sansepolcro e nel 1959 i due esercizi furono concentrati nelle
Ferrovie Umbro-Aretine, con il nome di MUA (Mediterraneo Umbro Aretine). Solo
alla fine degli anni '70, con
l'acquisizione da parte della provincia di Perugia (nel momento in cui
la ferrovia rischiava la chiusura per fallimento), assunse la denominazione di
"Ferrovia Centrale Umbra". Vennero attuati ammodernamenti, realizzata la
saldatura delle rotaie, adottato materiale rotabile a carrelli e tra il
1962 e il 1966 furono automatizzati con segnalamento ottico-acustico
i passaggi a
livello. La Ferrovia Centrale Umbra divenne, con legge 526 del 7 agosto 1982, una ferrovia a gestione commissariale
governativa. Nel 2000 è stata costituita
la società "Ferrovia Centrale Umbra s.r.l.", a totale capitale pubblico
regionale. Dal 1997 la linea è esercitata esclusivamente con mezzi a trazione diesel.
Nel 2005 è stato inaugurato il servizio
diretto Sansepolcro-Perugia-Terni-Roma, attivo dal lunedi al venerdi. Nel 2006 sono iniziati i lavori per la
rielettrificazione a 3 kV dell'intera linea ferroviaria per garantire standard
di sicurezza elevati con il sistema di sicurezza elettronico TCMS. La
società "Ferrovia Centrale Umbra s.r.l." ha già provveduto all'acquisto dei
nuovi elettrotreni distribuiti dalla Alstom, l'ultimo modello dei treni già utilizzati dalle
F.S. con
il marchio registrato di Minuetto. Il nome assegnato dalla FCU a questi
treni è Pintoricchio. Anche la livrea è personalizzata e prevede il
bianco come colore dominante, con bande e strisce rosse ed inserti neri attorno
ai finestrini. I nuovi treni sono stati prontamente attivati su quei
collegamenti della linea RFI Foligno-Terontola che vengono effettuati con
materiale FCU. A seguito della elettrificazione della tratta nord della
ferrovia, dal febbraio 2009 il "Pintoricchio" circola regolarmente anche sul
percorso da Sansepolcro a Ponte San Giovanni.
La linea fece constatare subito la sua grande utilità; il traffico si
sviluppò sensibilmente fin dall’inizio anche per l’interesse presentato dal
punto di vista turistico. All'inizio collegava Terni ad Umbertide, importante
stazione sulla Ferrovia dell'Appennino Centrale, a scartamento ridotto (la prima
ad entrare in funzione in terra umbra, fin dal 1886, per 98 chilometri), che collegava Arezzo (Toscana) a Fossato di Vico. A seguito della chiusura di
quest'ultima (avvenuta in seguito agli eventi bellici dell'ultima guerra) nel
1956 la FCU fu prolungata da Umbertide a Sansepolcro riutilizzando in parte il
tracciato della linea dismessa.
La Ferrovia Centrale Umbra nasce a Terni, stazione della linea RFI
Roma-Ancona e capolinea della trasversale Terni-L'Aquila-Sulmona; lasciata la città sale verso le colline e dopo
un succedersi di gallerie e di viadotti giunge alle stazioni di Sangemini e di Acquasparta. La linea,
attraversate le zone boschive di Massa Martana e Rosceto, segue la valle del Naia
raggiungendo Todi. Da Todi la linea corre
sulla riva sinistra del Tevere e,
scavalcando il fiume con un ponte in ferro
a due travate, passa sotto Monte Castello di Vibio, prosegue per
Fratta Todina, Marsciano, Deruta, San Martino in Campo e Ponte S. Giovanni,
nodo ferroviario sulla linea RFI Foligno-Terontola. Da questa stazione si dirama il tronco,
caratterizzato da una forte ascesa che in alcuni tratti raggiunge il 60 per
mille, per il centro della città di Perugia (stazione di Sant'Anna).
Le progressive chilometriche originano da Umbertide, sede di deposito e
officina, in direzione sud; anche sulla tratta Umbertide-Sansepolcro, aperta
successivamente, le progressive hanno origine ad Umbertide (in direzione
nord).
La velocità massima raggiungibile sulla linea è di 90 km/h, benché le
automotrici ALn.776 possano raggiungere i 150 km/h
(peraltro questa potenzialità consente loro di poter essere impiegate sulla
Direttissima Roma-Firenze, in particolare nella tratta Orte-Settebagni).
LE
POTENZIALITA' DELLA FERROVIA CENTRALE UMBRA
La Ferrovia Centrale Umbra costituisce collegamento da Terni, attraverso la valle del Tevere, con Perugia e Sansepolcro, in provincia di
Arezzo; assolve ad una funzione regionale, collegando il capoluogo, Perugia,
con Terni e altri centri, come Città di Castello, Umbertide e Todi.
La diramazione da Ponte San Giovanni termina alla stazione di Sant'Anna che
si trova in posizione più vicina al centro di Perugia rispetto alla stazione FS
di Fontivegge e le caratteristiche tecniche (scartamento ordinario, stazioni in
comune con la rete RFI a Terni e Ponte San Giovanni) ne permetterebbero un
esercizio integrato. La tratta urbana perugina, con l’integrazione tariffaria
potrebbe diventare una sorta di "metropolitana di superficie" o ferrovia urbana,
ma ciò necessiterebbe anche di un raddoppio della ferrovia. [senza fonte]
Allo stesso modo per la tratta urbana ternana, dalla stazione Dante fino alla
piccola stazione di Cesi, è in atto la riconversione della linea per
l'attivazione di in servizio ferroviario
suburbano, con otto fermate urbane, l'intera elettrificazione ed il
raddoppio dell'attuale singolo binario. Una volta ultimata, attraverserà la zona
nord-est della città.
Non esiste invece sbocco verso nord, mentre fino alla II guerra mondiale era
costituito dalla Ferrovia Appennino Centrale la
quale scavalcava la sella di Anghiari mettendo in relazione diretta Umbertide con
Arezzo. Peraltro, un collegamento verso
la Romagna era stato immaginato ancora prima della realizzazione della linea per
Arezzo: l'ingegnere perugino Coriolano Monti aveva proposto la realizzazione
della ferrovia Adriatico-Tiberina (talvolta detta Adriaco-Tiberina) che avrebbe
messo in comunicazione Venezia con Roma passando per Cesena e Perugia (in
sostanza attraversando lo spartiacque appenninico nel punto in cui, un secolo
dopo, lo ha fatto il corridoio stradale europeo E45).
Dal 1993 la FCU utilizza esclusivamente
rotabili a trazione Diesel sulla sua
tratta; per il trasporto passeggeri sono utilizzate le ALn.776
(costruite in due versioni, monocabina e bicabina), per i merci (servizio non
più all'attivo) le D.341 di II serie, acquisite di seconda
mano dalle FS agli inizi degli anni '90. Allo stato attuale la FCU possiede 2 locomotori
elettrici (L.152 e L.153) costruiti dalla Breda
negli anni '20, inizialmente per la 11 kV -
25 Hz, ed in seguito convertiti alla 3 kV continua, che utilizzava sino al
1992/93 per trazionare treni merci; attualmente sono conservati a Sansepolcro.
Abbiamo poi due elettromotrici costruite dalla Stanga di Padova, si tratta delle E.121 e
E.122, attualmente in riparazione e revisione per l'imminente utilizzo sotto la
catenaria a 3 kV, ripristinata di recente; e alcune E.10X accantonate a Sansepolcro, si tratta di motrici
cedute in prestito alla FCE, nel 1999 per l'esercizio della metropolitana, ed in seguito restituite; alcune
unità dello stesso gruppo furono vendute, assieme a diversi rimorchi ricavati da
automotrici, alle Ferrovie del Gargano. Sempre nella città
toscana sono presenti numerosi carri attualmente accantonati.
PERCORSO,
STAZIONI E FERMATE
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