LINEA DEL GOTTARDO DI VALICO: ULTIMO ATTO?
Testo a cura di Mario Del Curto - Fotografie a cura di Mario Del Curto e Zenith Pradella

Con il prossimo mese di dicembre (ndr 2016), la linea ottocentesca del Gottardo, da grande asse internazionale diventerà una tratta secondaria; la nuova Galleria di base (Erstfeld - Pollegio)  cambierà il volto del trasporto pubblico nel Canton Ticino. Sul destino della linea di valico si è sentito di tutto, di certo sembra che per il prossimo lustro le FFS mettano in esercizio un collegamento fra il Ticino e il Canton Uri, mediante Flirt ....dopodiché potrà succedere di tutto, anche lo smantellamento. Determinati ambienti si stanno muovendo per ottenere  un traffico turistico in aggiunta a quello regionale, il quale non è sufficiente per garantire il mantenimento della tratta storica. La Leventina* si muove prioritariamente con l’auto privata, già ora i treni IR sulla tratta ticinese movimentano un traffico locale molto debole; purtroppo anche il flusso di viaggiatori Leventina – resto del Ticino o Svizzera interna, a parte qualche gruppo di escursionisti, non è certamente tale da riempire un vagone. Posso dire questo perché sono un cliente affezionato dei treni IR, i quali  danno la possibilità di viaggiare con i comodi e spaziosi EW IV , contrariamente ai convogli ICN o ETR 610 molto stretti e con finestre piccole. La Leventina è percorsa dall’autolinea (Autopostale) Bellinzona – Airolo, la quale serve capillarmente tutta la valle; la tentazione di introdurre corse dirette, con fermate solo nelle  località principali, potrebbe anche essere una realtà, magari con un prolungamento sino a Göschenen. Ben inteso si tratta di una mia ipotesi, nel caso tutto crolli come un castello di carte, si può immaginare che ciò succeda.  Per il futuro della linea storica, nella mia immaginazione, ho una profonda speranza: mantenere le relazioni IR, su cui bisognerà costruire una solida relazione turistica; organizzare periodicamente delle corse con materiale storico; vendere delle tracce cargo a ton. leggero, come avviene per il tratto di valico del Lötschberg. La cosa peggiore sarebbe vedere la tratta Airolo – Bodio divenire la più grande pista ciclabile del Mondo......peggio ancora, vedere la galleria storica del Gottardo, divenire galleria autostradale, come già ventilato.

Per la Rampa nord ci sono meno preoccupazioni, nel caso si decida di smantellare tutto, necessiterà comunque mantenere un collegamento con Andermatt – Disentis – Visp , si prospetta di trasformare la tratta in scartamento metrico ed inserirla nella rete MGB......... rammento! Sono solo concetti uditi oppure letti, vedremo cosa ci riserverà il futuro.

Ora vi propongo una serie interrogativi, seguendo la linea in oggetto a grandi balzi sino a Pollegio.

* Leventina: la valle che da Biasca porta ad Airolo (rampa Sud del Gottardo).

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Foto 001: l’imbocco della galleria è situato ad Erstfeld, ma dal punto di vista ferroviario Altdorf è il riferimento più indicativo , ad essere pignoli fra i due comuni vi è anche Schattdorf ....

Foto 002: cosa succederà alla stazione di Erstfeld?

Foto 003: un IR per Locarno ha appena lasciato Erstfeld, qui inizia la Rampa nord. Si ode che detti treni da dicembre saranno soppressi .......sarà una buona idea?

Foto 004, 005 e 006: da anni il servizio locale fra Flüelen e Göschenen è effettuato mediante autobus (Auto AG Uri-linea 1). La stazione di Amsteg-Silenen ha solo un ruolo di servizio, senza essere presenziata.
Assistiamo al transito di un ETR 610 Trenitalia, il quale dopo poco incrocia il “gemello” SBB. Per loro saranno gli ultimi mesi di servizio sulle rampe, poi diventeranno talpe ad alta velocità; in caso di panne o incidente nella Galleria di base, senza la linea di valico come alternativa........ “sarà cosa giusta”?

Foto 007A, 007B e 008: il motivo per cui il mantenimento della linea storica preoccupa è puramente finanziario, si citano i costi attuali, che non mi sembrano paragonabili, visto la presenza di transiti decisamente inferiori a quelli attuali; per contro il tracciato presenta zone franose ed impervie, che necessitano di essere costantemente monitorate e mantenute in sicurezza con costi ragguardevoli.
Madre Elvezia batterà cassa ai due Cantoni interessati ?... se si, ci sarà chi chiederà l’immediata chiusura della linea per ragioni fiscali?

Foto 009: sulla linea del Gottardo l’osservatore ferroviario non si annoia di certo, circa ogni 10 minuti transita un treno: riuscirà la nuova linea ad assorbire il traffico attuale, con in aggiunta quello nuovo?

Foto 010A, 010B e 010C: la stazione di Wassen, è chiusa al servizio viaggiatori come tutte le altre della Rampa nord. Essa è nota per essere un inganno geografico: i treni diretti a sud, circolano verso nord e viceversa. Il pesante convoglio Cargo che vedete con spinta in coda, si sta dirigendo a sud, impegnato nell’ultimo tornante. Si vuole iscrivere questa linea nel patrimonio Unesco, sarà cosa utile per salvarla ? 

Foto 011A e 011B: i futuri macchinisti saranno formati per condurre i treni pesanti sulla linea di valico?... Oppure in caso di “délestage", bisognerà richiamare gli anziani per effettuare una spinta o non rompere un treno sulla rampa in caso di ripartenza?... Si vuole escludere la vecchia linea dal ruolo di “délestage”, anche per non aver costi maggiori nella formazione del personale?

Foto 012: autobus dell’Auto AG Uri (linea 1), in attesa della coincidenza con il treno MGB e SBB. Il mezzo veste una livrea pubblicitaria di un centro commerciale.

Foto 013: i treni della MGB stazionano sul piazzale urbano della stazione SBB; in caso di chiusura della tratta SBB, dovrebbero raggiungere Altdorf... altrimenti rimarrebbero privi di un collegamento diretto con l’asse principale. Il Canton Uri cosa pensa di ciò?

Foto 014: la MGB porta un movimento considerevole di viaggiatori ai treni IR diretti a Zurigo o Basilea, molto meno a quelli per Locarno. Il Canton Ticino saprà ovviare a questa situazione, creando un movimento turistico anche verso sud?

Foto 015: ad Airolo (lato sud della galleria storica del Gottardo) la stazione è ancora abbastanza viva; fermano solo gli IR e si attestano una paio di corse Tilo. Nella stazione si trova una fabbrica di yogurt, nelle immediate vicinanze si trova la fabbrica Tenconi, la quale opera anche in ambito ferroviario... quest’ultima, sarà destinata a perdere il proprio raccordo?

Foto 016 e 017: sulla rampa sud non tutte le stazioni sono chiuse al traffico viaggiatori, Rodi-Fiesso non è fra queste, per usufruire delle corse Tilo occorre recarsi nella vicina Ambrì – Piotta. Nella foto 016 vediamo un treno postale minimo in transito, seguito da un convoglio Cargo. In caso di smantellamento della linea, toccherà ai comuni mettere in atto un piano di ricupero delle stazioni abbandonate, finanziariamente tutti gli enti locali avranno tale possibilità ? 

Foto 018: l’imponente viadotto della camionale A2 del Gottardo, sembra schiacciare il convoglio Cargo in transito. Speriamo non sia un triste presagio, infatti la tecnologia dell’autotrasporto si sta sviluppando verso il Platooning, ovvero una tecnica che permette ad un solo camionista di condurre più autocarri a lui accodati.

http://www.trasportoeuropa.it/index.php/home/archvio/9-autotrasporto/14487-sei-convogli-di-camion-vincono-la-sfida-del-platooning

Rimane ancora da dimostrare come facciano in territori accidentati come quello italiano e svizzero, a gestire le manovre da piazzale e i percorsi stradali non facili. Tale sistema potrebbe essere interessante se i “treni di  camion” venissero caricati sui treni; temo, però, che sia un progetto tale da eludere appunto l’uso della ferrovia.

Ci sarà in Svizzera una forza politica capace di salvare il proprio territorio, mediante l’uso prioritario delle ferrovie?... l’attuale maggioranza nel Legislativo federale, può far nascere dei forti dubbi.

Foto 019A e 019B: una delle tratte più pittoresche della linea è la Biaschina (fra Giornico e Lavorgo), nelle foto un treno soccorso scende verso Bodio. Speriamo che simile opera d’arte non vada persa in nome del risparmio e della fiscalità moderata; gli Esecutivi hanno la tendenza a chiudere i consuntivi a pareggio*, a volte facendo scelte che poi si ripercuotono sui figli, il risparmio di oggi, spesso, è una grande spesa per il futuro.  Quando la scelta è prettamente politica, solo per accontentare i maggiori contribuenti, il tutto diventa cecità storica... se la linea di valico del Gottardo morrà, probabilmente la causa sarà da cercare nell’aspetto appena citato.
* è giusto che sia così!... però, non a scapito del moltiplicatore d’imposta artificiosamente basso.

Foto 020: la torre di comando di Alptransit, da ove si dirige tutto il traffico ferroviario........speriamo possa sempre avere nei suoi schermi anche la vecchia linea, per molti anni  ancora.

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Il presente articolo potrebbe sembrare un “muro del pianto”, si tratta di uno sfogo delle mie preoccupazioni, davanti ad una situazione poco chiara e piena di interrogativi; sia ben chiaro non sono un nostalgico, ben venga Alptransit.... ma, il nuovo non deve uccidere il vecchio ancora utile e attuale.

Vedremo le stazioni di Airolo e Göschenen prive di binari, trasformate in autostazioni?.... Potrebbe essere possibile, specialmente se anche in Svizzera sarà liberalizzato il trasporto pubblico su gomma. In tal caso qualsiasi azienda urana, ticinese, ecc.... potrà aprire la propria linea sulla falsa riga della ferrovia storica del Gottardo. Con 10 – 15 CHF si andrà da Faido a Zurigo, la Confederazione avrà buon gioco per non risanare la linea, ogni sforzo per alleggerire il traffico stradale andrà in fumo. Il Legislativo ticinese, ha imposto alla Polizia di avvisare quando effettua dei controlli di velocità, in pratica sono stati aboliti... dando così una grande mano ai trasportatori stradali e penalizzando la ferrovia. Eliminando i controlli radar, sia l’utente d’auto privata che l’azienda d'autobus può aumentare sensibilmente la tabella di marcia; nel stilare l’orario di un’ipotetica autolinea Bellinzona – Biasca – Faido – Airolo – Zurigo, il tratto ticinese può essere calcolato a velocità massima, anche negli abitati. Non dico che succederà così, è solo una mia ipotesi, conoscendo una certa mentalità diffusa a Sud delle Alpi. Tale situazione la si può già notare nell’ambito della messaggeria con veicoli leggeri e non ......

http://www.swissinfo.ch/ita/patrimonio-dell-unesco_cosa-ne-sar%C3%A0-della--vecchia--ferrovia-del-san-gottardo-/41132280

http://www.swissinfo.ch/ita/gottardo-2016--futuro-ancora-aperto-per-la-linea-di-montagna/42195150