SION: CARPOSTALE SMART SHUTTLE L'AUTOPOSTALE SENZA AUTISTA
Testo e fotografie a cura di Mario Del Curto

L’ Autopostale Svizzera sta testando da qualche mese una piccola navetta senza autista, per tale sperimento si è scelto la città di Sion (Canton Vallese); detta storica località è nota per il suo servizio urbano limitato allo stretto necessario, rendendo più che pertinente la ricerca  di un nuovo modo per risolvere il problema dei trasporti urbani cittadini.

La scelta è caduta sulle navette francesi Navya (http://navya.tech/ ) , il tutto è a livello  sperimentale, si attende l’inverno per valutare la motricità e  la lettura delle “telecamere” sulla neve; altro neo da risolvere la pendenza superabile limitata solo al  10 o/o circa. Le navette sono accompagnate da un “tecnico” che  valuta le problematiche, le documenta e prepara il dossier per gli addetti all'evoluzione; tale presenza è pure necessaria per la sicurezza, non essendo ancora pienamente sviluppata la tecnologia sulla pubblica via. Limitatamente all’attenzione che deve prestare al suo ruolo, l’accompagnatore è  disponibile per illustrare la tecnica del mezzo in oggetto; chi è interessato ad una visita approfondita (penso ai membri dei quadri aziendali, associazioni d’utenti, politici che debbono votare i crediti, ecc.....) può prendere contatto con l’ Autopostale di Sion (https://www.postauto.ch/it/smartshuttle).

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Foto 001: il breve tracciato sperimentale si snoda fra le caratteristiche vie del centro storico di Sion.

Foto 002 e 003: l’orario non esiste, le navette circolano in continuazione...... basta attendere, una delle due presto arriverà ! Nella foto Place de la Planta, una delle fermate.

Foto 004 e 005: il “tecnico di bordo” nella foto 004 controlla un passaggio delicato, nella foto 005 annota la reazione del mezzo innanzi ad un ostacolo. Nelle foto il micro postale si sta dirigendo verso Rue des Remparts; come potete notare è limitato a 20 km/h, il triangolo sul retro avverte che si tratta di un veicolo lento.

Foto 006, 007, 008 e 009: se l’esperimento dovesse funzionare, per molte città sia grandi che piccole, si risolverebbe il problema  delle zone prive di mezzo pubblico, poiché poco accessibili o prive di un’utenza minima per l’impiego di un bus.

In materia non posso dilungarmi molto, lascio la parola a chi possiede delle conoscenze tecniche in campo di “motricità elettrica”. Si tratta di un mondo tutto da scoprire, trarne una valutazione ora è prematuro; come utente poso dire che la marcia è silenziosa e confortevole, per contro l’arresto innanzi agli ostacoli improvvisi è brusco.