BIPIANO AERFER: DIARIO DI UN SALVATAGGIO
TUTTO E' BENE QUEL CHE FINISCE BENE ! ! !
Testo a cura di Francesco Gardini - Fotografie a cura di G.Bernardini, C.D'Olif, R.Renzi e TRIACCA TRASPORTI

Forse tanti di voi in quest’ultimo periodo si saranno chiesti: ma che ne è stato del bipiano Fiat 412 Aerfer “bianco e rosso” che in passato ha svolto servizio nella città di Rimini sui servizi per le discoteche?

Con grande orgoglio possiamo annunciare che l’associazione “StoricBus – Museo dell’autobus Italiano” con sede a La Spezia e capitanata da Christian D’Olif, esperto ed appassionato di autobus del passato, è riuscita ad aggiudicarsi la vettura “2729”, tra i due “Aerfer Riminesi” quello sopravvissuto alla demolizione, complice il fatto di presentarsi in condizioni migliori rispetto all’altro, che ci ha lasciato alcuni mesi or sono.

Tutto comincia nel mese di novembre quanto sul gruppo Facebook “Trasporti Pubblici in Romagna” (gestito dal sottoscritto) appare un post di Andrea Strapazzon, appassionato bolzanino, all’interno quale viene comunicato che un demolitore del nord Italia ha ricevuto un bando di gara per la dismissione di alcuni bus in passato circolanti in terra di Romagna, tra i quali due esemplari di Fiat 412 Aerfer provenienti da Rimini, autobus a 2 piani degli anni ’70 molto particolari e caratteristici.
Da appassionato e conoscitore del TPL Romagnolo mi muovo subito per scoprire quali siano le condizioni di questi due bus e scopro che uno di essi, la vettura 2729 appartenente alla flotta di Start Romagna, si presenta in condizioni generali più che discrete.

 

Uno scatto che ritrae l'Aerfer all'interno del deposito Start Romagna di Rimini, realizzato durante una visita pervisionare il veicolo.

(Foto di F.Gardini)

Nei giorni seguenti poi ho occasione di scambiare due chiacchiere con Roberto Renzi, noto “cultore” del Trasporto Pubblico Riminese (e non solo), il quale mi racconta la storia di queste vetture in terra di Romagna, grazie all’ausilio di alcune immagini del passato. Dopo questo dialogo mi rendo conto quale fosse il valore di questi particolari autobus; almeno uno di essi non poteva di sicuro finire dentro la “pressa” di un demolitore: bisognava fare qualcosa per salvarlo, ma cosa e come?

Il piano di salvataggio inizia una sera di dicembre 2015 quando ricevo un paio di telefonate da parte di alcuni soci di StoricBus i quali mi spiegano la volontà dell’associazione di cercare di preservare un pezzo di storia del TPL Italiano, rappresentata proprio dal bipiano Aerfer: una sorta pezzo “unico”, molto difficile da trovare.
L’attività vera e propria si intensifica a partire dal mese di febbraio quando vengo contattato dallo stesso Christian D’Olif che si muove, appoggiato da soci , simpatizzanti ed appassionati di altre associazioni, come Silvio Benvenuti de "Il Capolinea", unitamente a Stefano Bertagna, anch’egli spezzino, noto costruttore di modellini di autobus.
Non si contano i successivi di contatti con Christian che pone in me massima fiducia per quel che riguarda le informazioni fornitegli sia in merito al mezzo, sia in merito agli “agganci” con referenti e responsabili del settore “parco mezzi” all’interno di Start Romagna, azienda proprietaria del bus sul quale si è concentrata la volontà di salvaguardia da parte dell’Associazione Spezzina.
Da quel momento in poi partono contatti e trattative in particolar modo da parte di Christian che si è messo in gioco nonostante le difficoltà dovute soprattutto alla distanza (anche Lui è di La Spezia), per cercare di realizzare un vero e proprio sogno: salvare un pezzo di storia!!!

La fortuna vuole che, all’interno di Start Romagna, si sia riusciti a trovare due dirigenti/responsabili che hanno appoggiato e sostenuto fin da subito il progetto messo in campo dall’Associazione Spezzina.
Il primo con il quale abbiamo avuto contatto è stato uno dei referenti tecnici del settore “parco mezzi”, il sig. Giovanni Bernardini che ha subito dimostrato il suo interesse nella realizzazione del salvataggio; ad egli si è poi aggiunto il responsabile ufficio tecnico di Start, Ing. Moreno Cavalieri, il quale con entusiasmo ha avallato e sostenuto il progetto sottopostogli da Christian.
Purtroppo però non è tutt’oro quello che luccica: come spesso accede la burocrazia ci mette lo zampino facendo, come in questo caso, dilatare i tempi preventivati e sperati ma, ora possiamo davvero dire “tutto è bene quel che finisce bene”!!!
Il Fiat 412 Aerfer matr. 2729 ha lasciato deposito di via C.A. Dalla Chiesa a Rimini, dove è rimasto fermo per circa due anni, il giorno 4 aprile 2016.

 

Il bus manovrato all'interno del deposito diRimini prima di essere caricato sulla bisarca.

(Foto di Roberto Renzi)

Il trasferimento a La Spezia è avvenuto tramite l’impiego di una bisarca della ditta “Triacca Trasporti”, allestita a trasporto eccezionale, che ha viaggiato ad una velocità massima di 60 Km orari.

 

Uno degli utlimi momenti all'interno del deposito di Rimini, città lasciata dopo ben 27 anni di permanenza: il bus sulla bisarca si appresta a varcare il cancello d'uscita.

(Foto di G.Bernardini)

L’arrivo è avvenuto nella mattina del giorno seguente, martedì 5 aprile, complice un fermo notturno del trasporto causa nebbia lungo l'Autostrada della Cisa.

 

La 2729 in sosta lungo l'Auto-Cisa, bloccata dalla nebbia nella notte tra il 4 ed il 5 aprile.

(Foto di Triacca Trasporti)

     

 

L'arrivo a Sarzana (SP) presso la sededell'associazione StoricBus.

(Foto di Christian D'Olif)

Vogliamo ricordare che l’Aerfer “2729”, classe 1970, è giunto a Rimini sul finire degli anni ‘80; fino al 1986 aveva svolto servizio nella città di Bologna.
Unitamente all’altro bipiano è stato acquistato dall’allora ATAM Rimini per essere utilizzato come veicolo pubblicitario; negli anni a seguire confluisce dapprima in “Tram Rimini” ed infine all’interno del parco mezzi di “Start Romagna”.
Dei due “Aerfer riminesi” solo la 2729 è stata convertita, nel 1997, a bus di linea, venendo utilizzata prevalentemente nel periodo estivo sulle linee che servivano la discoteca “Embassy”; negli ultimi anni è invece stata in uso al “Coconuts”.
Degna di nota è anche l’apparizione di questo mezzo all’interno del film “Da zero a dieci”, pellicola italiana realizzata nel 2002 dal cantautore (in questo caso regista) reggiano Luciano Ligabue.

Per concludere questa lunga carrellata vogliamo aggiungere una breve “storia tecnica” di questo bus:
Modello: Fiat 412.0 Aerfer VE111;
Numero di Telaio: 071103.20/123;
Data prima immatricolazione: 16/10/1970.
Livrea Originale: Rosso - Giallo Ocra.
Dal 1970 al 1974 in forza presso ATM Bologna (matr. 2729, targa BO 433232).
Dal 1975 confluisce nel parco mezzi della neonata ATC Bologna, mantenendo stessa targa e numero di matricola; viene radiata per dismissione in data 31/07/1986.
Dopo essere rimasto fermo per circa tre anni, nel 1989 viene acquistata da ATAM Rimini ricevendo targa “FO 732972”, ma mantenendo invariato il numero di matricola.
L’1 gennaio 1992 confluisce nella neonata “Tram Rimini” senza cambio di matricola, ma con una reimmatricolazione databile all'anno 1997, in concomitanza con la sua conversione ad “autobus di linea”; la targa applicata è “ZA 279 AM”, posseduta tutt’ora.
A partire dal 1° gennaio 2012 entra a far parte della flotta di Start Romagna, anteponendo al numero di matricola la cifra “3” che contraddistingue i bus del bacino di Rimini. Viene radiata dal parco mezzi aziendale nell’autunno 2015, causa inutilizzo.
Nel marzo del 2016 viene acquistata dall’associazione “StoricBus” con sede a La Spezia.