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La mostra "Viaggio ai tre laghi - Le tramvie del Varesotto"

a cura di Daniele Bizzi

 

A pochi giorni dalla conclusione dell’esposizione di Fagnano Olona, dove si è registrata una notevole affluenza di visitatori (oltre 2.000 presenze), la mostra “Viaggio ai Tre Laghi - Le Tramvie del Varesotto” ha riaperto i battenti Sabato 28 Aprile, stavolta in una località simbolo della storia tramviaria varesina, Lavena Ponte Tresa. La nona edizione di questa interessante rassegna espositiva è realizzata, come sempre, dell’ormai consolidato gruppo di appassionati formato da Maurizio Miozzi, Giovanni Piazza, Daniele e Giuliano Bizzi, Umberto Bellorini, Gianfranco Benzoni e Paolo Ricciardi, con il patrocinio del Comune di Lavena Ponte Tresa (che ha messo a disposizione i locali della Biblioteca Comunale “Lidia Macchi”, sede dell’evento), della Pro Loco e della Comunità Montana Valganna e Valmarchirolo.

 

Due sono le linee tramviarie che facevano capo a Ponte Tresa, una per Luino e una per Ghirla – Varese.

 

La “Luino – Ponte Tresa”

La prima tramvia ad essere costruita nel varesotto è stata quella che collegava Luino a Ponte Tresa, dal Lago Maggiore al Lago di Lugano. In origine questa tramvia doveva essere parte integrante di un progetto più ambizioso, ovvero un collegamento con il Lago di Como, fino a Menaggio, passando per Porlezza. Il 1° Marzo 1880 la “Banca della Svizzera Italiana” di Lugano divenne la maggior finanziatrice del progetto,. ma con atto di cessione del 13 Dicembre 1883, la “Società di Navigazione e Ferrovie del Lago di Lugano” subentrò nella concessione alla Banca della Svizzera Italiana, che stava attraversando un delicato momento di crisi economica. Il 17 Novembre 1884 la ferrovia a vapore Menaggio–Porlezza entrò in esercizio, mentre più difficoltosa si rivelò la costruzione della Luino–Ponte Tresa. La particolare configurazione del territorio non contribuiva alla realizzazione di quest’opera. La linea, lunga Km 12,232 entrò comunque in funzione il 26 Febbraio 1885. Nel 1904 venne firmata una convenzione tra la “Società di Navigazione e Ferrovie del Lago di Lugano” e la “Società Varesina per Imprese Elettriche” promossa da quest’ultima, al fine di ottenere di poter utilizzare la stazione di servizio per la ferrovia elettrica Varese–Luino, in quel momento in fase di realizzazione. Alla fine della Prima Guerra Mondiale, il 6 Giugno 1919, venne sottoscritto tra la “Società di Navigazione e Ferrovie del Lago di Lugano” e la “Società Varesina per Imprese Elettriche” l’atto di cessione a quest’ultima di «[…] tutte quante le attività di qualsiasi natura e carattere che costituiscono la linea ferroviaria Ponte Tresa–Luino quali esistevano al giorno 1° Settembre 1918 per il prezzo di £. 650.000 […]», con l’obbligo di eseguire l’elettrificazione della linea e l’allargamento dei binari per consentire l’allacciamento delle stazioni terminali di Ponte Tresa e di Luino con la ferrovia elettrica Ghirla–Ponte Tresa. I lavori di elettrificazione iniziarono nell’Ottobre 1923, ottenendo un sistema unico di trazione per tutte le linee. Il 3 Maggio 1924 iniziò il servizio a trazione elettrica sulla Ponte Tresa–Luino e le piccole locomotive a vapore entrano nel mondo dei ricordi.

 

La “Ghirla – Ponte Tresa”

Nel secondo decennio del XX° Secolo venne progettata e realizzata una tramvia diramazione della Varese–Ghirla–Luino, la Ghirla–Ponte Tresa. Il 17 Luglio 1914 iniziò il servizio sul primo tronco da Ghirla a Marchirolo e, a solo un anno di distanza il susseguente tronco Marchirolo–Ponte Tresa era compiuto. La lunghezza, fra la stazione di Ghirla e quella di Ponte Tresa era di Km. 9,900; la diramazione della linea Ghirla–Luino si trovava 560 metri dopo lo scambio di uscita dalla Stazione di Ghirla. Questo tratto veniva percorso su un unico binario e i treni venivano istradati verso Luino o Ponte Tresa mediante la manovra di uno scambio nella Stazione di Ghirla, sotto la sorveglianza del Capo Stazione. La ferrovia terminava nel piazzale della stazione della ferrovia Ponte Tresa–Luino, con una stazione comune.

 

La Trasformazione delle Linee

Negli anni ’30 presero corpo i primi progetti di trasformazione delle tramvie in autoservizi, ma le lungaggini burocratiche e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale il 10 Giugno 1940, portarono al blocco del progetto in questione. Negli ultimi mesi del 1944, il governo della Repubblica Sociale Italiana decise l’istituzione di una zona chiusa parallela al confine svizzero entro la quale fu vietata la permanenza anche alla popolazione stabile. Anche la zona servita dalla ferrovia Luino–Ponte Tresa dovette essere evacuata. Il paese di Cremenaga, fu totalmente svuotato dei suoi abitanti, pertanto si ritenne inutile continuare l’esercizio della linea che fu sospeso con decorrenza 1° Novembre 1944. A guerra finita, il servizio non venne subito ripristinato; solo il 20 Luglio 1945 venne autorizzata la riapertura, limitatamente al tratto Luino–Cremenaga, a partire dal giorno 23. Nel 1946, si iniziò a considerare la soppressione definitiva della ferrovia Luino-Ponte Tresa e riprese corpo l’idea di costruire una strada, che avrebbe dovuto occupare il sedime ferroviario. L’8 Gennaio 1948, il Ministero dei Lavori Pubblici autorizzò la S.V.I.T. (Società Varesina Imprese Trasporti, che nel 1940 era subentrata alla S.V.I.E. nell’esercizio delle tramvie Varesine) a disarmare la ferrovia nel tratto Cremenaga-Ponte Tresa per poter dare inizio ai lavori per la costruzione della strada. Alla fine dell’estate 1948, a seguito dell’approvazione definitiva data dal Ministero dei Lavori Pubblici alla realizzazione anche del tratto stradale Cremenaga-Luino, la S.V.I.T. comunicò ai comuni interessati che dal 1° Ottobre veniva soppresso il residuo tronco ferroviario Cremenaga–Luino. La Ghirla-Ponte Tresa, sopravvisse ancora per qualche anno. Nell’estate 1953, a causa della forti piogge venne dapprima sospeso il servizio sulla tratta Ghirla-Luino. Prendendo a pretesto quest’evento, il 20 Agosto 1953 la Direzione della S.V.I.T., attraverso l’Ordine di Servizio n° 20, decise la sospensione del servizio sulla linea Ghirla–Ponte Tresa, a partire dal giorno 25, «[…]rimanendo provvisoriamente l’esercizio ferroviario da Ghirla a Cadegliano Viconago con due coppie giornaliere feriali […]», solo perché lungo la strada vi era una strettoia non ancora allargata a sufficienza da permettere il comodo passaggio degli autobus. Questo residuo tronco andò in pensione il 28 Febbraio 1955, quando anche l’ultimo tratto di tramvia, la Ghirla-Varese venne trasformato in autoservizio.

 

La Mostra rimarrà aperta sino al 13 Maggio, con ingresso libero, osservando i seguenti orari: dal lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00

 

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