Trasporti Pubblici
in Italia
 

Trasporti Pubblici
in Italia

Aziende di trasporto pubblico di linea e da Noleggio Con Conducente


Liberalizzazioni TPL: la prima a partire è Torino

Il Gruppo Torinese Trasporti, terzo colosso per dimensioni in Italia è il primo a dover competere.
Intervista al presidente Giancarlo Guiati.

sintesi di Christian Bizzi; fonte dati: "Il Sole 24 Ore Trasporti" del 19-31 marzo 2007

 

Il presidente di G.T.T. Giancarlo Guiati, in una dichiarazione rilasciata al quindicinale IL SOLE 24 ORE TRASPORTI, è tranquillo e non teme concorrenti, ma raccomanda una certa “gradualità” nel sofisticato processo di liberalizzazione che consentirà agli Enti locali di costruire “un sistema che favorisca lo sviluppo del tpl migliorandone la qualità per i viaggiatori”.

Le gare nel capoluogo piemontese sono previste entro la fine di agosto; attualmente l’azienda torinese gestisce il tpl urbano e suburbano della città di Torino (8 linee tranviarie, 80 linee automobilistiche, 1 linea metropolitana per un totale di 56 mln/km l’anno con 1180 autobus e 220 tram), interurbano (70 linee tra Torino, Alessandria, Asti e Cuneo per un totale di 12,4 mln/km l’anno), ferroviario (2 linee in concessione per un totale di 1,4 mln/km l’anno servendo 33 comuni) e i parcheggi (57.000 posti auto compresi quelli in struttura) con un numero complessivo di dipendenti che raggiunge le 5500 unità (di cui 2900 conducenti).

L’assessore regionale Davide Borioli  vuole evitare, al momento dell’inizio delle gare, un avvio “in ordine sparso” su più fronti visto che il gruppo torinese gestisce tutta la rete urbana e suburbana e l’80% della rete interurbana gestendo in Provincia le Associazioni Temporanee d’Impresa con molte aziende private locali; della stessa idea Guiati, che dichiara di cercare di non disperdere i rapporti sinergici e la professionalità creata in questi ultimi anni con le A.T.I.

In definitiva, più i lotti in gara sono grandi, più il servizio migliora, grazie alle sinergie che si attivano, mentre con lotti piccoli si punta esclusivamente al risparmio economico e non al miglioramento del servizio; nel caso di Torino le gare in cui sarebbe coinvolta G.T.T. potrebbero essere cinque (area metropolitana, area extraurbana, ferrovia, parcheggi e metropolitana).

Il presidente Guiati non teme, quindi, eventuali concorrenti italiani o stranieri, dichiarando: “Non vedo in giro tutti questi operatori potenzialmente più bravi di noi nella gestione, a costi invariati o ridotti”; quanto a dimensioni, in Italia solo la milanese A.T.M. potrebbe decidere di giocarsi la partita con G.T.T., mentre i possibili concorrenti stranieri sono molteplici, come ad esempio il gruppo ARRIVA, rappresentato a Torino da SADEM, oppure la francese TRANSDEV.

Esiste poi un altro problema: lo scorporo dei valori patrimoniali, ovvero delle infrastrutture, quali rete, binari, ecc… Per questo problema l’Agenzia per la mobilità metropolitana si è già attivata in attesa del D.L. Lanzillotta che introdurrà l’obbligo di separazione.

Per il 2006 G.T.T. chiude in pareggio il bilancio e non è cosa da poco, considerando i maggiori sforzi sopportati dall’azienda per le olimpiadi invernali e l’aumento del servizio, compreso l’avvio della nuova metropolitana con la linea 1. Il valore della produzione, sempre nel 2006, secondo i dati forniti dall’azienda stessa, hanno avuto un forte incremento di oltre 40 milioni di euro rispetto al 2005 (+ 10%).

 

TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE (ARTICOLI E SERVIZI)