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Aziende di trasporto pubblico di linea e da Noleggio Con Conducente

 

Liberalizzazione ferrovie: nuove norme della Comunità Europea

Risarcimenti per le corse in ritardo e adozione della “licenza del macchinista”

sintesi di Christian Bizzi; fonte dati: "Il Sole 24 Ore Trasporti" del 8-20 ottobre 2007

 

Nel “Terzo pacchetto ferroviario” approvato definitivamente dal Parlamento europeo in seduta plenaria, il 25 settembre a Strasburgo si parla di liberalizzazione delle tratte ferroviarie internazionali con conseguente aumento della concorrenza e riduzione dei prezzi, risarcimenti per le imprese di rispettare gli standard di qualità del servizio e tutela dei passeggeri disabili.

Si attende solamente la pubblicazione sulla “Gazzetta Europea” per il regolamento sui diritti e obblighi dei passeggeri, che entrerà in vigore nei due anni successivi alla pubblicazione, e per le sue direttive, di cui la principale riguarda la ripartizione della capacità di infrastruttura ferroviaria e sull'imposizione dei diritti per il suo utilizzo (direttive  91/440/CE e 2001/14/CE) e le condizioni e procedure per la certificazione dei macchinisti (adozione di un modello comunitario di licenza del macchinista).

I singoli governi europei avranno tempo fino al primo gennaio 2010 per aprire le stazioni e concedere il diritto di accesso alle infrastrutture ferroviarie a tutte le imprese esercenti i servizi di trasporto internazionale, con sede nella Comunità. Per gli Stati membri nei quali il trasporto internazionale è preponderante rispetto a quello interno (con più della metà del fatturato complessivo delle imprese), sono stati concessi due anni in più di tempo.

Le imprese ferroviarie avranno anche la possibilità di esercitare il cabotaggio (la possibilità di far salire e scendere passeggeri in stazioni situate lungo il percorso internazionale).

Secondo il relatore della nuova normativa, il deputato tedesco Georg Jarzembowski, vi sarà la possibilità per gli Stati membri di limitare l'accesso dei vettori esteri e di quelli a basso costo per evitare che vengano compromessi gli equilibri economici dei contratti di servizio pubblico vigenti, in modo da salvaguardare i grandi operatori nazionali.

I contratti avranno durata di quindici anni se le aziende investiranno sull'Alta velocità.

Per i risarcimenti ai passeggeri vi saranno delle novità: per ritardi da una o due ore il risarcimento sarà di almeno il 25% del prezzo del biglietto, mentre per gli sformenti superiori alle due ore si raggiungerà il 50%. Il rimborso non è previsto per ritardi inferiori ai 60 minuti o se il viaggiatore viene informato prima dell'acquisto del documento di viaggio. Inoltre, se il disagio avviene in ore particolari del giorno, il gestore si impegnerà a fornire pasti, bevande, sistemazioni alberghiere oppure mezzi di trasporto alternativi.

Per i portatori di handicap e per i soggetti a mobilità ridotta vi dovranno essere le stesse condizioni degli altri cittadini, senza nessuna distinzione sul piano fisico (nessuna maggiorazione, più assistenza gratuita e assicurazione illimitata per i danni a carrozzine e altre attrezzature medicali).

Le aziende si dovranno uniformare agli obblighi imposti dalla Comunità Europea e applicare le normative richieste (mai più carrozze sporche, stazioni inagibili, treni fuori orario, carenza di informazioni, ecc...).
 

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