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TPL Regione Liguria: fusione tra operatori su gomma dal 2012 e su ferro dal 2015

sintesi di Christian Bizzi; fonte dati: "Il Sole 24 Ore Trasporti" del 17-29 dicembre 2007

 

Lo scenario futuro sulle fusioni delle S.p.A. del TPL nelle Regione Liguria è alquanto incerto, in quanto si stanno valutando delle semplificazioni o delle ristrutturazioni per la gestione. La scelta è obbligata dal fatto che la Regione Liguria accumulerà fino al 2011 oltre 40 mln/€ di deficit operativo, visto che non ci saranno interventi correttivi da parte dello Stato.

Le nuove soluzioni in fase di studio prevedono una probabile pregressiva aggregazione tra i sei operatori attuali su gomma (RIVIERA TRASPORTI, ACTS, LINEA, SAR, AMT, ATP e ATC) e i due ferroviari (TRENITALIA Divisione Liguria e FERROVIA GENOVA-CASELLA), e un nuovo modello di governance del sistema.

L'assessore alle Infrastrutture della Regione ha commissionato alla società di consulenza Axteria un'analisi della situazione attuale e delle opzioni per il futuro; l'assessore spiega che la domanda metropolitana di servizio è in continuo aumento e una soluzione va trovata per dare una forte risposta agli utenti.

Il primo passo che Axteria insieme all'assessore inizieranno a gennaio è proprio la costituzione di un'azienda unica per l'area metropolitana di Genova (area centrale), un'altra azienda unica per il Ponente e una terza per il Levante.

Le probabili aggregazioni sarebbero: RIVIERA TRAPORTI Imperia, ACTS Linea A e SAR Savona per il Ponente; AMT Genova (al 41% di Transdev) e ATP Genova; solitaria rimarrebbe la spezzina ATC.

Il percorso di integrazione deve prima di tutto armonizzare le scadenze delle prossime gare prorogando gli affidamenti per i bacini “F” di Imperia e “A” di Savona, allineando la scadenza degli affidamenti a inizio 2012; solo a quel punto si creerebbero le tre unità di gestione e si bandirebbero gare con scadenza a fine 2015.

Ulteriori semplificazioni possono arrivare dalla Regione, che potrebbe ridurre il tutto a soli due raggruppamenti: uno per Genova e l'altro per il resto della Liguria, con un risparmio intorno ai 13 mln/€. Altra opzione è l'operatore unico con un risparmio generale di 20 mln/€, che dimezzerebbe il deficit.

Per l'integrazione del comparto ferroviario occorre attendere il 2015, data in cui è previsto il completamento del nodo ferroviario di Genova e, quindi, l'apertura di nuovi tracciati.
 

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