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Un giorno sul Lago di Como

testo e foto di Massimo Zuccotti

 

Avevo già deciso da tempo di fare un gita sul Lago di Como; tuttavia, le piogge torrenziali che hanno caratterizzato tutto il nord Italia i primi giorni della seconda metà di agosto mi avevano tenuto fermo a casa a scrutare il cielo e a navigare su tutti i siti possibili e immaginabili di meteorologia in attesa del tanto sospirato miglioramento.

Finalmente per giovedì 23 agosto le previsioni davano un netto miglioramento rispetto ai giorni passati e così mi son deciso a partire. Andata Milano-Lecco con il regionale 2590 Milano-Tirano (tra l'altro limitato a Colico per lavori in stazione a Morbegno, composizione pilota piano ribassato passante + 6 MDVC + E 464.020 di spinta), arrivo a Lecco con qualche minuto di ritardo quasi tutti maturati tra Milano e Monza, e giù verso il lungolago.

Il servizio nel ramo di Lecco è quasi esclusivamente a carico delle motonavi serie ‘fiori’; infatti, sul lungolago lecchese troviamo il 'Dalia' ormai in disarmo e il 'Ninfea' attraccato al pontile. Poco dopo giunge anche l'Iris' da Bellagio che qui vediamo sfilare davanti alle case di Malgrate sotto un cielo ancora poco rassicurante…

Mi reco in biglietteria e con un biglietto di libera circolazione da €20.70 ho la possibilità di utilizzare tutti i battelli che voglio (per aliscafi e catamarani è necessario pagare a parte il supplemento) per tutto il lago e per tutto il giorno con possibilità di soste intermedie.
Salgo a bordo dell'Iris diretto a Bellagio in corsa 82 con arrivo previsto per le 11.25; la navigazione in questa prima tratta si rivela piuttosto tranquilla, nonostante un fastidioso vento contrario. Effettuiamo scalo a Abbadia Lariana, Mandello, Onno, Vassena, Limonta e Lierna prima di giungere in perfetto orario a Bellagio.

Trovandosi in posizione strategica, praticamente alla confluenza dei tre rami del Lario, il traffico di natanti, oltrechè di turisti, a Bellagio è sempre notevole tra traghetti, battelli, catamarani e aliscafi; nel giro di pochi minuti incrociamo la motonave traghetto 'Stelvio' diretta a Varenna e, dopo il nostro attracco al pontile 1, giungono la motonave traghetto 'Adda’ da Cadenabbia e, sotto il primo sole di giornata, la motonave 'Innominato' in corsa 10 da Como che mi condurrà fino a Colico.

Bellagio è una delle mete principali (se non la principale) per i turisti in visita sul lago e le code alla biglietteria e per salire e scendere dai natanti si sprecano; da notare che è stato installato un tabellone luminoso (come a Como) in cui sono indicate le varie destinazioni, l'orario, il pontile e l'eventuale ritardo di tutti i natanti in arrivo e in partenza.

Salgo sull'Innominato e prendo posto a prua; appena partiti incrociamo il gemello 'Fra Cristoforo' attraccato al pontile 3 che effettua la corrispondente corsa 23 Colico-Como.

Da notare che, nonostante da orario sia previsto il servizio di bar a bordo e che l'Innominato’ sia dotato di un angolo apposito, questo rimane chiuso e, in sua vece, è stato installato un distributore automatico.

A centrolago il servizio per il trasporto di autoveicoli nel quadrilatero Cadenabbia/Bellagio/Varenna/ Menaggio viene svolto quotidianamente da 3 motonavi/traghetto: dopo aver incrociato in precedenza 'Stelvio' e 'Adda', a Menaggio incrociamo il 'Ghisallo' che farà corsa parallela con l'Innominato’ fino a Varenna.

Dopo Varenna e Bellano l'Innominato’ si svuota e, visto che è quasi ora di pranzo, ne approfitto per mangiare un paio di panini che mi sono portato da casa.
Intanto, complice anche il fatto che a Musso non è sceso né salito nessun passeggero, abbiamo recuperato il ritardo di qualche minuto in precedenza accumulato e giungiamo a Colico al pontile 2 alle 13.35 in perfetto orario sotto un cielo che torna a minacciare pioggia.

Mentre passeggio per il lungolago di Colico, ecco giungere da Como l'aliscafo 'Freccia delle Valli' recentemente rientrato in servizio dopo importanti lavori di rimodernamento e in lontanza già si vede l'obiettivo principale di questo mio tour sul lago, ovvero la motonave 'Orione'.

L'Orione’ è l'ultima motonave arrivata sul lago di Como. Inaugurata ufficialmente lo scorso 12 maggio, in grado di trasportare 700 passeggeri, dopo alcuni problemi all'elica di prua ben presto risolti, viene impiegata giornalmente sulla corsa con ristorante e bar a bordo Como-Colico-Como in partenza alle 10.30 dal capoluogo lariano; eccola in arrivo a Colico con qualche minuto di ritardo.

Salgo a bordo e do un'occhiata all'allestimento interno; interessante e silenziosa la saletta di prua con ampi oblò panoramici, mentre la prua risulta essere troppo sacrificata, con pochi posti a sedere e bordi troppo alti. Per il resto, allestimento essenziale, la sala da pranzo ricorda molto una mensa un po' più elegante, siamo lontani dai divanetti in pelle del 'Volta' e del 'Manzoni'.Salgo sul secondo ponte, che si può raggiungere attraverso le scale o tramite l'ascensore, adibito anch'esso a sala da pranzo, ma con un ampio spazio centrale, evidentemente utilizzato per il ballo della crociera notturna del sabato; salgo sul terzo ponte che prevede, oltre al bar, la zona panoramica all'aperto. Mi posiziono in zona poppa, purtroppo infastidita dal rumore sordo degli scarichi appena sopra di essa; certo siamo lontani anni luce dal 'baccano' che si ha sul ponte superiore dell'Innominato (provato personalmente pochi minuti prima....), ma la cosa dà piuttosto fastidio trattandosi di una motonave appena inaugurata. In manovra, inoltre, le vibrazioni tipiche delle motonavi serie 'Volta' non sono del tutto sparite.
Sono pochi i temerari che sfidano il freddo vento che soffia sul ponte superiore; tuttavia, trovandosi piuttosto in alto, da esso si possono fare foto da una posizione insolita. A largo di Dervio, riesco a riprendere il piroscafo 'Concordia' in corsa verso Colico; da notare, poco sopra la prua del 'Concordia', la poppa del gemello 'Patria' che fa capolino.

Prima di Bellano incrociamo il catamarano 'Città di Como' diretto in alto lago; scendo dall''Orione’ a Bellano con un giudizio personale sulla nuova motonave tutto sommato positivo; breve scatto per raggiungere il lungolago e immortalare l'Orione in partenza, mentre incrocio un paio di persone che fanno la stessa cosa al contrario. Vista di lato e di poppa.

Mentre l'Orione si allontana, mi godo un'oretta sul lungolago di Bellano in attesa del piroscafo 'Concordia' che mi porterà a Como in corsa 45.
Finalmente (sono ormai quasi le 16....) il cielo si libera dalle nuvole ed esce il tanto atteso sole; come è ormai consuetudine, da qualche anno le corse con ristorante e bar a bordo 20-45 Como-Colico-Como il giovedì dei mesi di luglio e agosto sono appannaggio del piroscafo 'Concordia' che avevo già incrociato in precedenza mentre era diretto in alto lago.
La partenza da orario è prevista per le 16.03 ma già sapevo del ritardo accumulato in precedenza ed eccolo presentarsi a Bellano con circa 15 minuti di ritardo.

Appena partiti, si accoda l''Innominato’ che avevamo lasciato a Colico, anch'esso di rientro a Como in corsa 47, e che è stato superato dal 'Concordia' nella tratta Dervio-Bellano.

Per qualche minuto facciamo navigazione parallela, fino a quando le nostre rotte si separano, visto che l'Innominato punta su Varenna, mentre il ‘Concordia’ direttamente su Menaggio, dove incrociamo un'altra conoscenza del mattino, l''Iris’, di rientro nell'abituale ramo di Lecco.

A Bellagio dove, come di consueto, il movimento di passeggeri è notevole, incrociamo altre due conoscenze del mattino: il traghetto 'Stelvio' e, una volta ripartiti, l'aliscafo 'Freccia delle Valli' che pare 'perdersi' sotto lo sguardo austero del campanile della chiesa di San Giacomo.

Prosegue la nostra navigazione verso Como sempre con circa 15 minuti di ritardo che manterremo fino a destinazione.
A Lenno precediamo di poco il catamarano 'Città di Como' che deve attendere che il 'Concordia' liberi il pontile per poter attraccare a sua volta (da quest'immagine è ben evidente il doppio scafo); finalmente, all'altezza della Punta del Balbianello, il catamarano ci supera a tutta velocità, con annesso saluto da parte del personale di bordo, mentre incrociamo la motonave 'Lucia' in servizio navetta in centrolago; da notare, in alto a sinistra, l'Abbadia dell'Acquafredda situata appena sopra l'abitato di Lenno.

La navigazione procede tranquilla verso Como; all'altezza di Laglio, mi porto sul ponte superiore dove è possibile dare uno sbircio alla cabina da dove è possibile fare questo tipo di inquadratura e dare un'occhiata al lavoro del personale di bordo.

Da notare sul soffitto il monitor per il radar, le maniglie per azionare il fischio (usato abbondantemente nel corso della navigazione...) e, subito dietro la ruota del timone, la leva con le diverse posizioni di marcia: avanti normale, avanti adagio, fermo, indietro adagio e indietro normale.
Ormai siamo in prossimità di Como; sfiliamo davanti a Villa Geno, abituale attracco per natanti in attesa di prendere servizio o di essere inviati in cantiere. In questo caso 3 aliscafi erano in sosta: da sinistra a destra, 'Voloire', 'Guglielmo Marconi' e il più piccolo 'Freccia dei Gerani', mentre al pontile della Funicolare erano attraccati il 'Volta' a destra e il 'Milano' a sinistra e al pontile 5 il 'Manzoni' con dietro il 'Giglio' che fa capolino.

Con l'entrata in servizio dell'Orione le due motonavi della serie 'Volta', precedentemente utilizzate senza soluzione di continuità durante tutto l'orario estivo e in gran parte dell'orario primaverile, possono concedersi finalmente qualche giorno di riposo dopo oltre 50 anni di onorata carriera..
Attracchiamo al pontile 4 alle 18.55....ecco un particolare della ruota a pale e del nome.

Per rientrare in cantiere a Tavernola, suo abituale ormeggio, il 'Concordia' lascia il porto di Como in retromarcia e successivamente riprende la marcia in avanti mentre sopraggiunge il motoscafo 'Aquila' utilizzato intensamente nelle corse del primo bacino.

Avrei anche la possibilità di un breve giro Como-Torno-Como, ma decido che è sufficiente così, soddisfatto del bottino fotografico raccolto; mi reco alla stazione di Como Lago dove una doppia di EA 750 de LeNord mi condurrà a casa.
Si conclude qui questo mio reportage sul Lago di Como e i suoi natanti; spero che sia stato di gradimento e che possa invogliare per un giro in battello appena possibile.
 

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